lunedì 1 gennaio 2018

Come creare un #futuro sereno ai nostri #figli. Prima parte

Come creare un #futuro sereno ai nostri #figli. Prima parte
Immagine trovata per supereroe bimbo


Buon anno a tutti.
Sicuramente vi sarete accorti che, fin da piccoli, a capodanno, tutti ti domandano quali sono i tuoi propositi per il nuovo anno.
Oppure durante l’infanzia e non solo “cosa farai da grande?”.
Bene….
Molti hanno un sogno o degli obiettivi ben chiari altri invece un buco nero.Risultati immagini per buco nero
Cosa nasconde questa oscurità?
È vera oscurità o semplicemente una stanza nella quale qualcuno ci ha nascosto l’interruttore della luce?
Vi posso garantire che tutti noi abbiamo sogni nel cassetto e quando il cervello li oscura è perché non ci sentiamo abbastanza capaci o intelligenti.
Meglio dire di non avere sogni che dover giustificare un probabile fallimento.
Anch’io mi sono trovato in situazioni simili.
Con il tempo ho capito di accettarmi così come sono e se voglio qualcosa veramente devo solo impegnarmi.
E voi …. come state a sogni ed obiettivi?
Anche voi siete immersi in un enorme buco nero?
Vi siete mai chiesti come mai?
Eppure pensiamoci un attimo, quando avevate tre, quattro, cinque anni …. Ne avevate di sogni?
Chi voleva diventare portiere della nazionale?
Una brava ballerina?
Chi un grande pilota come Valentino Rossi?
Un regista cinematografico?
Un megadirigente?
Un aviatore?
Un bravo dottore?
Una donna che, in un modo o nell’altro, vuole lasciare un segno indelebile nella storia del suo paese, nell’arte, nella cultura o nella scienza?
Una donna famosa, non perché assediata dai paparazzi o perennemente sotto la luce dei riflettori. Una donna famosa perché non solo ha lasciato un segno nella storia, ma come protagonista di una delle sue pagine?
Ecc.

E quindi cosa è andato storto?
Ve lo dico io…
È colpa delle pulci.Image result for pulci
Si avete capito bene.
Negli anni, a questi bambini, qualcuno ha creato il dubbio di non essere abbastanza intelligenti, capaci.
Abbastanza…….
Quante volte vi siete trovati ad affrontare privi di strumenti la frase lapidaria…’’bimbo vola basso…”
Il nostro futuro è determinato dal modo in cui veniamo cresciuti, il modo in cui riceviamo l’educazione e gli insegnamenti, in casa ma soprattutto a scuola.
Il modo in cui si insegna ai bambini ad affrontare un fallimento, come un brutto voto a scuola, determina il modo in cui imparerà ad affrontare non solo i fallimenti più grandi da adulto ma anche le situazioni che richiedono impegno.
Da quando ho preso coscienza di tutto ciò mi sono impegnato ad eliminare dal mio linguaggio: pappataci, pulci, zecche e pidocchi che potessero influenzare negativamente le persone intorno a me ed implementare il mio apporto di risorse utili per affrontare le piccole e grandi situazioni della vita.
Vale sempre la regola se non siete più che certi di essere una risorsa .......state zitti.
Carol Dweck,, docente di psicologia alla Stanford University, ha dedicato tutta la sua vita per capire le due mentalità fondamentali, o credenze, circa i tratti che modellano il modo in cui le persone affrontano le sfide: mentalità fissa, la convinzione che le proprie abilità fossero scolpite nella pietra e predeterminate alla nascita, e mentalità di crescita, la convinzione che le proprie capacità e qualità potrebbero essere coltivate attraverso lo sforzo e la perseveranza. I suoi risultati hanno portato alla ribalta i concetti di mentalità "fissa" e "crescita" per educatori e genitori, ispirando l'implementazione delle sue idee tra gli insegnanti e persino nelle aziende in tutto il mondo.
Segue.....

Per approfondire:


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domenica 10 dicembre 2017

Ipnosi: pregiudizi a cui non credere...... forse.....

#Ipnosi: pregiudizi a cui non credere...... forse.....


Sto preparando la conferenza del 15 di questo mese sulle false credenze sull'ipnosi e mi sono reso conto che tante false credenze non sono poi così false.
Analizziamone alcune.
Sono stato curato da un #ipnotizzatore durante una seduta 



Attraverso l’ipnosi, non ci si cura con una sola seduta. 
O meglio dipende..... vi sono situazioni risolvibili con varie tempistiche.
Definirei #l'ipnosi più che cura un coadiuvante della volontà e della responsabilità.

E' utilizzata per recuperare i ricordi dimenticati da molto tempo


Molti lo pensano..... compresi alcuni psicologi e ipnoterapisti.
E se ben fatta e con qualche conoscenza della comunicazione non verbale qualche risultato si può ottenere.

Solo alcuni posso essere ipnotizzati


Dipende da quante tecniche conoscete, per ogni persona è meglio utilizzare la tecnica più rispettosa del suo inconscio.
Tutti sono ipotizzabili in un ambiente controllato.
Per strada o nella vita reale ..... no ...... 
I truffatori professionisti usano le tecniche di confusione.


Per approfondire:

sabato 4 novembre 2017

LA COSCIENZA ILLUSIONE O REALTÀ?

LA COSCIENZA ILLUSIONE O REALTÀ?

In che cosa consiste la coscienza? 

In qualche modo, in ognuno dei nostri cervelli, l'attività combinata di molti miliardi di neuroni, ognuno una piccola macchina biologica, genera un'esperienza cosciente. 
Non un'esperienza cosciente qualsiasi, ma la tua esperienza conscia, proprio qui ed ora.
E qui la domanda sorge spontanea.
Come succede?
Rispondere a questa domanda è cruciale, perché la coscienza, per ognuno di noi, è tutto ciò che c'è. 
Senza questa non esiste un mondo, non c'è identità, non c'è più nulla.
Risultati immagini per lobotomia prima e dopo
Quando soffriamo, soffriamo coscientemente, che sia per una malattia mentale o per un dolore. 
Ma negli ultimi 25 anni c'è stata un'esplosione di lavori scientifici in quest'area. 
Nelle Università americane, troverete scienziati di tutte le discipline e qualche volta perfino filosofi. 
Tutti insieme provano a capire come si verifica la coscienza e cosa accade quando non si verifica. 
Qual'è la struttura della coscienza? 
Cosa dovrebbe provare a spiegare la scienza della coscienza? 
Possiamo pensarla in due modi.
Il primo modo sono le esperienze del mondo nel quale siamo immersi, pieno di immagini, suoni e odori, c'è un film interiore in 3D, multisensoriale, a 360 gradi. 
Il secondo c'è la coscienza di sé.
L'esperienza univoca di essere noi. 
Iniziamo dalle esperienze del mondo intorno a noi e con l'importante idea del cervello come un motore che prevede.
Ora immaginate di essere un cervello......

Siete chiusi in un teschio d'osso, e provate a capire cosa c'è là fuori nel mondo. 
Nel teschio non c'è luce. 
Non c'è nemmeno rumore.
Risultati immagini per quadrato nero
Siete mai stati in una stanza buia senza luci e suoni?
Tutto quello che avete sono correnti di impulsi elettrici collegate solo indirettamente alle cose del mondo, qualsiasi esse siano. 
Così la percezione, il capire cosa c'è lì, deve essere un susseguirsi di supposizione informata nella quale il cervello combina questi segnali sensoriali con le sue aspettative, o le convinzioni acquisite su com'è il mondo, per creare la miglior ipotesi su cosa abbia causato quei segnali. Il cervello non sente i suoni e non vede la luce. 
Ciò che percepiamo
 è
 l'ipotesi migliore
 di quel che c'è là fuori nel mondo.

Guardiamo questi filmati:







Non è una specie di magia.
Cosa succede qui? 
La cosa notevole è che l'informazione sensoriale data al cervello non è cambiata affatto. 
È cambiata solo l'ipotesi migliore del vostro cervello sulle cause di quell'informazione sensoriale. 

E questo cambia ciò che sentite consciamente. 
Tutto questo mette le basi cerebrali della percezione sotto una luce un po' diversa. 
Invece di dipendere largamente dai segnali che arrivano al cervello dal mondo esterno, la percezione dipende anche, se non di più, dalle ipotesi percettive che fluiscono in senso contrario. 

Non percepiamo solo passivamente il mondo,
 lo generiamo in modo attivo.

Il mondo che viviamo viene tanto, se non di più, dall'interno all'esterno, quanto dall'esterno all'interno.
Ora, pensateci un momento.
Se l'allucinazione è una specie di percezione incontrollata, allora anche la percezione, proprio qui e adesso, è una specie di allucinazione, ma un'allucinazione controllata per il fatto che le ipotesi del cervello sono tenute a freno dalle informazioni sensoriali esterne. 
In effetti, abbiamo tutti, continuamente, allucinazioni, incluso adesso. 
È solo che quando siamo tutti d'accordo sull'allucinazione, la chiamiamo realtà.
Per oggi mi fermo qui.
Avete tanti spunti di riflessione.
Attendo come sempre i vostri commenti e idee.

Per approfondire: