sabato 24 settembre 2016

Déjà vu

Déjà vu
Risultati immagini per deja vu psicologia



Improvvisamente arriva ......... e stupisce ogni volta: la sicurezza, inspiegabile e ...... inquietante, di aver già vissuto quello stesso identico momento.
quello stesso identico momento.
quello stesso identico momento.
Il déjà vu (in Francese /deʒavy/ "già visto"), è la sensazione di aver vissuto precedentemente un avvenimento o una situazione che si sta verificando.
Il termine fu creato dallo psicologo francese Émile Boirac (1851–1917), nel suo libro L'Avenir des sciences psychiques ("Il futuro delle scienze psichiche"), revisione di un saggio che scrisse quando ancora era studente all'Università di Chicago.
Sul fenomeno del ‘déjà vu’ si sono interrogate generazioni di esperti della mente e l’ipotesi più accreditata, almeno finora, è che si tratti di un falso ricordo.
Un inganno dei neuroni. Risultati immagini per ingannatore
Secondo un nuovo studio, però, questa spiegazione è sbagliata.
Quella giusta sarebbe un’altra: il déjà vu è segno che il cervello sta facendo un check della memoria, per controllare il proprio archivio verificando che non nasconda degli errori.
Una sorta di ‘antivirus’ neurologico.Risultati immagini per antivirus
Lo hanno scoperto il team di Akira O’Connor Risultati immagini per Akira O’Connor dell’università scozzese di St Andrews, presentato il mese scorso alla Conferenza internazionale sulla memoria di Budpest, in Ungheria, e ripreso dal ‘New Scientist’.
Per capire il meccanismo alla base dei déjà vu, gli scienziati l’hanno praticamente riprodotto in laboratorio attraverso un esperimento su 21 volontari sottoposti alla risonanza magnetica funzionale.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, quando la sensazione di ‘già visto’ si innesca non si accendono le aree cerebrali associate alla memoria, per esempio l’ippocampo Risultati immagini per ippocampo, bensì le regioni frontali coinvolte nei processi decisionali.
L’interpretazione di O’Connor e colleghi è che durante il déjà vu si attivano queste aree perché il cervello sta passando in rassegna i propri ricordi e inviando un segnale per indicare che ha trovato un errore: un conflitto fra ciò che abbiamo realmente vissuto e quello che invece pensiamo soltanto di aver già sperimentato.
Traduciamo, la sensazione che ne deriva non dovrebbe spaventare bensì rassicurarci perché è la ‘spia’ di un cervello performante e in salute.
Non a caso il fenomeno viene riferito più frequentemente dai giovani, mentre si affievolisce in età più anziana quando le capacità mnemoniche si riducono. Andando avanti negli anni, precisa O’Connor, “può darsi che i sistemi di controllo peggiorino e che il cervello diventi meno capace di individuare un ricordo sbagliato”.
Stefan Köhler, dell’università canadese del Western Ontario, evidenzia come al momento non sia possibile dire se il déjà vu sia un meccanismo vantaggioso o meno. “Potrebbe accadere che una simile esperienza renda le persone più prudenti, ossia meno propense a fidarsi ciecamente della propria memoria"
Diamo ora uno sguardo alle vecchie teorie.
Sigmund Freud Risultati immagini per Sigmund Freud è stato tra i primi a tentare una spiegazione di questo fenomeno.
Secondo la psicoanalisi si tratta di una sensazione è legata al desiderio che qualcosa si compia o si ripeta.
Il déjà vu non sarebbe altro che il desiderio di ripetere un'esperienza del passato ma in un modo più soddisfacente, il che comporterebbe una sensazione ambigua motivata, appunto, da un desiderio da soddisfare.

Per gli studiosi del cervello e della memoria Risultati immagini per studiosi del cervello le esperienze di déjà vu avrebbero invece un'origine diversa. Una prima spiegazione ricorre a un modello della memoria di tipo olografico: gli ologrammi sono quelle fotografie che, osservate da un particolare angolo visivo, appaiono in rilievo Risultati immagini per ologramma.
Nell'ologramma ogni punto dell'immagine contiene l'insieme delle informazioni necessarie a ricreare l'immagine completa: anche un frammento dell'immagine può ricreare il tutto, ma più piccolo è il frammento, meno a fuoco risulta l'immagine.
Se allora consideriamo le memorie come ologrammi, il fenomeno del déjà vu potrebbe essere legato all'innesco di un frammento di ricordo troppo piccolo perché la memoria possa risultare "a fuoco". Immaginiamo che un ricordo venga depositato nel cervello sotto forma di ologramma e che questo contenga una serie di informazioni, sensoriali, emotive e cognitive che nel loro insieme costituiscono il ricordo: un dettaglio, ad esempio il tono di una voce, un particolare del viso di una persona, una sensazione emotiva, possono innescare e ricostruire quel particolare ricordo nella sua interezza.
Ma immaginiamo adesso che una sensazione, un'emozione, un messaggio visivo rassomiglino a un qualche dettaglio del ricordo precedente: il cervello confonde il presente col passato e si ha l'impressione di aver già visto quella scena o vissuto quella situazione.


Esiste però un'altra spiegazione secondo cui il déjà vu dipenderebbe da un mutamento nel ritmo con cui si verificano percezioni e memorie. Secondo questa teoria le sensazioni che derivano da una particolare esperienza non vengono percepite immediatamente dal cervello - a causa di una qualche inefficienza del sistema - mentre l'informazione viene subito registrata sotto forma di memoria. Come conseguenza di questa alterata sequenza temporale di sensazioni e memorie si ha l'impressione che un evento venga vissuto e ricordato simultaneamente. Quale che sia la spiegazione, la sensazione di déjà vu è inquietante, perché sentiamo che la nostra mente ci appare estranea, la memoria inaccessibile. Ma non è detto che il nostro lavoro di ricerca della situazione "già vissuta" sia coronato dal successo, perché le memorie possono essere inaccessibili alla coscienza: capita così ai neonati, il cui comportamento può essere influenzato da esperienze precoci che fanno capo alla cosiddetta memoria implicita, un tipo di memoria che non viene "esplicitata", che lascia traccia di sé senza che si verifichino forme di coscienza, come avviene per le memorie procedurali.

E voi che idea avete del déjà vu?

Per approfondire:
Viaggio nella PNL
Conversazioni tra passato e futuro con il padre della Programmazione Neuro-Linguistica
€ 19.9

La Mente Superumana
Come liberare il genio che è in te
€ 22.9

La Mente Quantica
Cambia la tua realtà: 3 leggi quantiche, ingegneria neurolinguistica e Focus Universale
Voto medio su 70 recensioni: Da non perdere
€ 9.8

La Mente di Dio
Qual è la vera mente del cosmo? - 2 ore di videocorso e intervista con l'autore
Voto medio su 15 recensioni: Da non perdere
€ 16.5

Risvegliare l'Eroe dentro di Noi
Dodici Archetipi per trovare Noi Stessi
€ 20

La Mente
I suoi misteri e il suo controllo
Voto medio su 1 recensioni: Sufficiente
€ 19

eBook - Viaggio Nella Mente
€ 6.9888

Guarirsi da Dentro
Le rivoluzionarie terapie sul rinnovato rapporto tra mente e corpo - Nuova edizione
Voto medio su 9 recensioni: Da non perdere
€ 9.9

La Mente
Manuale di istruzioni pratiche per il suo giusto uso
€ 20

Viaggio dentro la Mente
Conoscere il cervello per tenerlo in forma
€ 18

venerdì 9 settembre 2016

Struttura mentale delle relazioni

Struttura mentale delle relazioni
Risultati immagini per relazioni interpersonali


Da parecchi anni ho una convinzione che andando a fondo dei problemi umani sempre una cosa scaturisce......sono nati tutti da un problema relazionale in sostanza hanno sempre una componente sociale.
Al pari di qualsiasi attività che svolgiamo anche le relazioni hanno una struttura ben precisa all'interno del nostro cervello.
Semplifichiamo...chiamiamoli modelli, liste di funzioni concettuali, emozionali, chimiche e fisiche che si attivano relazione per relazione.
Lavorando sulle strutture mentali relazionali create possiamo influenzare al massimo lo sviluppo personale, modificare i temi relazionali più complessi.
Uno strumento di PNL che può in modo semplice, essere usato per lavorare su relazioni con persone care (anche del passato), amici, colleghi, bambini, genitori o semplici sconosciuti.
È anche applicabile in casi in cui la mancanza di sicurezza di sé e percezione del proprio valore è un problema.
È inoltre un approccio molto utile quando si tratta di relazioni tra team, gruppi etnici, partiti politici.
dipartimenti e organizzazioni.
Struttura mentale delle relazioni utilizza strumenti classici della PNL: il lavorare con
submodalità, parti e risorse.
Quando le persone si figurano un problema riguardo alle relazioni, questo è il risultato del modo in cui esse hanno inconsciamente collocato se stesse e gli altri nello spazio mentale. Risultati immagini per spazio mentale
Quindi cosa avviene quando la relazione di una persona con un'altra non è buona?
Semplice....... la rappresentazione mentale della persona è situata in una cattiva posizione nel panorama sociale dell'altra.Risultati immagini per spazio mentale
Semplice vero? Risultati immagini per semplice vero

Semplice e nello stesso tempo potente in quanto permette cambiamenti unilaterali in cui la persona migliora la situazione per quanto la riguarda spostando la rappresentazione dell'altra in una posizione migliore.
Un'immagine sociale ricollocata porta immediatamente cambiamenti emotivi, e comportamenti non verbali inconsci differenti provocando l'interruzione di cicli di feedback negativi tra i soggetti coinvolti.

Tra poco a Garlasco ripartono i corsi e quest'anno a grande richiesta abbiamo aggiunto nuovi appuntamenti al venerdì sera una volta al mese.
L'evoluzione continua ......Risultati immagini per evoluzione umana

Per approfondire:
eBook - L'evoluzione della Pnl
Dalle origini alla next generation
€ 14.9864

L'Evoluzione della Pnl
Dalle origini alla next generation
Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
€ 24.9

mercoledì 24 agosto 2016

Stati emozionali sovrapposti

Stati emozionali sovrapposti



Risultati immagini per emozioni

Abbiamo analizzato in un passato articolo la paura.
Oggi analizziamo cosa avviene quando diversi stati emozionali si sovrappongono.
Pensiamo ad una semplice frase, chissà quante volte l'avete detta a qualcuno o voi siete stati il ricevente.
Fatti coraggio.
Qual'è l'emozione al livello primario?
La paura.
Avete paura di qualcosa che comporta un pericolo o una minaccia, e per cui potreste non essere preparati.
Quali altri stati emotivi si sovrappongono all'esperienza e la trasformano in “coraggio”?
Solitamente sono necessarie diverse risorse: trascendere la paura con un obiettivo forte, passione, determinazione, senso di responsabilità. Risultati immagini per giocatore nba piu basso
Quando tutti questi stati si combinano e si sovrappongono, emerge qualcosa di diverso e di più grande della somma delle parti.
È quasi impossibile scomporre il "coraggio" negli elementi che lo compongono: esso è “superiore alla somma delle parti che lo compongono".

Molte sovrapposizioni emozionali sono di fatto stati che possiamo definire Gestalt — vedere e cogliere opportunità, perdonare, avere incondizionata autostima, forza di carattere e così via.
Questi non sono semplici stati, e nemmeno una sovrapposizione di stati: sono  una sovrapposizione di stati riccamente sfaccettati, complessi e stratificati, che sono diventati qualcosa di più.
Come possiamo definire quello che ci succede?
Non è solo uno stato stratificato, un trascendere e includere in una categoria un altro strato: è la vostra reazione a voi stessi. Risultati immagini per passione determinazione
È una reazione alle vostre reazioni primarie.
È la vostra coscienza che riflette su se stessa quando fate un passo indietro e osservate voi stessi e le vostre esperienze per costruire un nuovo livello di presenza
mentale.
Per questo i meta-stati si sovrappongono agli stati primari.
Se portate calma alla vostra rabbia, potrete creare una rabbia calma.
Se aggiungete rispetto per il prossimo, avre te rabbia calma e rispettosa.
Aggiungete la gentilezza, e avrete rabbia calma, rispettosa e gentile.
Ciascun meta-stato aggiunge nuove qualità e sfaccettature al vostro stato primario.
Tutte queste sovrapposizioni sono inconsce e noi viviamo in esse.
Per approfondire:
Innovazioni in PNL
Nuovi modelli, strumenti e applicazioni per fare la differenza in un mondo che cambia
€ 19.9

La PNL e la Magia del Linguaggio
La struttura della comunicazione efficace
Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere
€ 19.9