domenica 15 giugno 2014

LA PERCEZIONE PARTE SECONDA

LA PERCEZIONE PARTE SECONDA


Le principali teorie: 
il movimento del New Look

L’organizzazione del mondo percettivo dipende, oltre che da fattori strettamente inerenti allo stimolo, anche da altri elementi, come:
i bisogni,
gli stati emotivi,
le aspettative,
le motivazioni del soggetto che percepisce.
Il soggetto, quando percepisce uno stimolo, compie un’azione di categorizzazione, in quanto, a partire da alcuni indizi, provvede all’identificazione e alla classificazione dello stimolo stesso.
In quest’ottica, la percezione si fonda su un sistema di categorie appropriate, idonee per codificare la realtà ambientale sulla base delle relazioni rilevate fra le proprietà degli oggetti e degli eventi.

La teoria ecologica di Gibson

Jerome James Gibson (1904-1979) sostiene che il processo di percezione non è un progressivo arricchimento degli stati sensoriali attraverso processi eterogenei (esperienza passata, inferenze, schemi, ecc.),ma le informazioni percettive sono già contenute nella stimolazione così come si presenta al soggetto.
Gibson ha chiamato affordances queste disponibilità già presenti nella stimolazione. Il soggetto deve solo riuscire a cogliere queste informazioni percettive già esistenti nell’ambiente che lo circonda (approccio ecologico alla percezione).
Sulla scia di Gibson e continuando il suo lavoro di ricerca, Marr (1982) è approdato ad una concezione computazionale della percezione, proponendo un modello complesso per spiegare la rappresentazione e l’elaborazione dell’informazione visiva.

L’organizzazione percettiva: 
la percezione delle figure

Guardando intorno riusciamo a distinguere scene complesse che sono dislocate nell’ambiente circostante. 
Tali scene sono composte da figure messe insieme e ordinate per mezzo di precisi rapporti reciproci. 
La figura è dunque l’unità elementare della percezione visiva. Può essere considerata figura qualsiasi entità visiva che abbia un aspetto (forma e colori) proprio. Il processo di percezione ci consente di individuare le figure, non di riconoscerle. 
Nel processo di riconoscimento, agiscono altri meccanismi superiori, fra i quali il pensiero e la memoria.
Per individuare una figura bisogna staccarla dal fondo. Gli umani percepiscono le figure come entità che possiedono tratti distintivi molto individuati e che per tali caratteristiche si differenziano sia dal resto delle altre figure che dallo sfondo. L’operazione d’individuazione delle figure è automatiRiconoscerla vuol dire arrivare a stabilire cosa rappresenta. Percepire e riconoscere una figura è per i soggetti umani un processo unitario, del quale ci rendiamo conto solo quando l’ambiente percettivo è disturbato (presenza di poca luce, suono molto debole, ecc.). Per cui, riusciamo a percepire la presenza di un’entità figurale, senza riconoscere che cosa sia. ca ed inconsapevole. Ci rendiamo conto di attivare tali meccanismi dei quali normalmente non siamo coscienti, solo in situazioni particolari.

Come si estraggono le due immagini

Guardando tale immagine, ad una prima occhiata rileviamo un calice. 
Guardando ancora ci accorgiamo che si possono notare due profili di volti umani che si guadano. 
Questo è un tipo di percezioni fluttuanti in quanto, in tali situazioni, oscilla il rapporto percettivo figura-sfondo.

Percepiamo una figura nera su uno sfondo colorato, finché vediamo un calice. Non appena scorgiamo i visi, percepiamo il colore di sfondo del calice.
In questo caso il cervello si chiede qual è la figura e quale lo sfondo, anche se non ha un’ipotesi vincente e più plausibile delle altre. Dispone di due ipotesi entrambe funzionali. Di conseguenza, la percezione figura-sfondo resta in bilico e fluttua. 
Quali sono i criteri che il cervello adotta per risolvere questi problemi? Su quale base arriva alla conclusione che un dato insieme di sensazioni è una figura, mentre il resto è uno sfondo? Questo processo, ancora in parte sconosciuto, necessita d’alcuni elementi, indispensabili per l’individuazione delle figure.


Per approfondire:
50 Classici della Psicologia
Intuizioni e ispirazioni dagli autori che hanno fatto la storia della PSICOLOGIA
Voto medio su 3 recensioni: Da non perdere
€ 17.9

Conoscere la Psicologia
Manuale di psicologia alla portata di tutti
€ 7.9

L'anima - Fondamenti di Psicologia - Libro
€ 10

La Nuova Psicologia - Libro
L’eredità di cinquant’anni di ricerca sulla Coscienza
€ 10

La Psicologia del Femminile - Libro
€ 10

Psicologia
Psicobiologia - Psicopatologia - Psicoteologia
€ 12.5

LA PERCEZIONE PARTE SECONDA

LA PERCEZIONE PARTE SECONDA


Le principali teorie: 
il movimento del New Look

L’organizzazione del mondo percettivo dipende, oltre che da fattori strettamente inerenti allo stimolo, anche da altri elementi, come:
i bisogni,
gli stati emotivi,
le aspettative,
le motivazioni del soggetto che percepisce.
Il soggetto, quando percepisce uno stimolo, compie un’azione di categorizzazione, in quanto, a partire da alcuni indizi, provvede all’identificazione e alla classificazione dello stimolo stesso.
In quest’ottica, la percezione si fonda su un sistema di categorie appropriate, idonee per codificare la realtà ambientale sulla base delle relazioni rilevate fra le proprietà degli oggetti e degli eventi.

La teoria ecologica di Gibson

Jerome James Gibson (1904-1979) sostiene che il processo di percezione non è un progressivo arricchimento degli stati sensoriali attraverso processi eterogenei (esperienza passata, inferenze, schemi, ecc.),ma le informazioni percettive sono già contenute nella stimolazione così come si presenta al soggetto.
Gibson ha chiamato affordances queste disponibilità già presenti nella stimolazione. Il soggetto deve solo riuscire a cogliere queste informazioni percettive già esistenti nell’ambiente che lo circonda (approccio ecologico alla percezione).
Sulla scia di Gibson e continuando il suo lavoro di ricerca, Marr (1982) è approdato ad una concezione computazionale della percezione, proponendo un modello complesso per spiegare la rappresentazione e l’elaborazione dell’informazione visiva.

L’organizzazione percettiva: 
la percezione delle figure

Guardando intorno riusciamo a distinguere scene complesse che sono dislocate nell’ambiente circostante. 
Tali scene sono composte da figure messe insieme e ordinate per mezzo di precisi rapporti reciproci. 
La figura è dunque l’unità elementare della percezione visiva. Può essere considerata figura qualsiasi entità visiva che abbia un aspetto (forma e colori) proprio. Il processo di percezione ci consente di individuare le figure, non di riconoscerle. 
Nel processo di riconoscimento, agiscono altri meccanismi superiori, fra i quali il pensiero e la memoria.
Per individuare una figura bisogna staccarla dal fondo. Gli umani percepiscono le figure come entità che possiedono tratti distintivi molto individuati e che per tali caratteristiche si differenziano sia dal resto delle altre figure che dallo sfondo. L’operazione d’individuazione delle figure è automatiRiconoscerla vuol dire arrivare a stabilire cosa rappresenta. Percepire e riconoscere una figura è per i soggetti umani un processo unitario, del quale ci rendiamo conto solo quando l’ambiente percettivo è disturbato (presenza di poca luce, suono molto debole, ecc.). Per cui, riusciamo a percepire la presenza di un’entità figurale, senza riconoscere che cosa sia. ca ed inconsapevole. Ci rendiamo conto di attivare tali meccanismi dei quali normalmente non siamo coscienti, solo in situazioni particolari.

Come si estraggono le due immagini

Guardando tale immagine, ad una prima occhiata rileviamo un calice. 
Guardando ancora ci accorgiamo che si possono notare due profili di volti umani che si guadano. 
Questo è un tipo di percezioni fluttuanti in quanto, in tali situazioni, oscilla il rapporto percettivo figura-sfondo.

Percepiamo una figura nera su uno sfondo colorato, finché vediamo un calice. Non appena scorgiamo i visi, percepiamo il colore di sfondo del calice.
In questo caso il cervello si chiede qual è la figura e quale lo sfondo, anche se non ha un’ipotesi vincente e più plausibile delle altre. Dispone di due ipotesi entrambe funzionali. Di conseguenza, la percezione figura-sfondo resta in bilico e fluttua. 
Quali sono i criteri che il cervello adotta per risolvere questi problemi? Su quale base arriva alla conclusione che un dato insieme di sensazioni è una figura, mentre il resto è uno sfondo? Questo processo, ancora in parte sconosciuto, necessita d’alcuni elementi, indispensabili per l’individuazione delle figure.


Per approfondire:
50 Classici della Psicologia
Intuizioni e ispirazioni dagli autori che hanno fatto la storia della PSICOLOGIA
Voto medio su 3 recensioni: Da non perdere
€ 17.9

Conoscere la Psicologia
Manuale di psicologia alla portata di tutti
€ 7.9

L'anima - Fondamenti di Psicologia - Libro
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La Nuova Psicologia - Libro
L’eredità di cinquant’anni di ricerca sulla Coscienza
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€ 10

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venerdì 13 giugno 2014

Victoria Boutenko Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi Come prevenire: depressione, obesità, colesterolo alto, infezioni respiratorie, malattie cardiovascolari, infiammazioni, disturbi intestinali, ecc.

Victoria Boutenko 
Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi    
Come prevenire: depressione, obesità, colesterolo alto, infezioni respiratorie, malattie cardiovascolari, infiammazioni, disturbi intestinali, ecc.




Victoria Boutenko Victoria Boutenko è molto conosciuta nel continente americano come promotrice della dieta crudista.
Come la maggior parte delle donne oltre a svolgere il ruolo di madre di tre figli è una donna lavoratrice impegnata sia sul fronte dell'insegnamento che su quello più creativo della ricerca.
Abbiamo visto diverse volte che una delle molle che attivano la nostra creatività è .... la sofferenza e Victoria nel 1994 si è trovata ad affrontarla essendo tutti i componenti della sua famiglia affetti da malattie gravi.
Sfruttando le ultimissime scoperte scientifiche l'autrice ha elaborato un sistema nutrizionale, ricco di benefici per la salute, basato sul consumo di cibi crudi e che ha portato alla completa guarigione i suoi cari.I Boutenkos - Victoria Sergei e Valya
In questo libro, Victoria Boutenko, ci illustra le sue scoperte, ci spiega come mai è importante il consumo di insalata a foglia verde, nello specifico frullata insieme ad alimenti gustosi come la mela, banana, limone, fragole, menta, mango, pesca, avocado, zenzero, sedano, basilico, e tanti altri.
Un nuovo regime alimentare curativo basato su frullati per sconfiggere la depressione, l'obesità, il colesterolo dannoso, le malattie cardiovascolari, le infiammazioni, le infezioni respiratorie ecc. .... l'elenco è lunghissimo.
Un manuale completo e dettagliato con tante ricette complete di valori nutrizionali.

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi


Tradotto in 26 lingue "Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi" di Victoria Boutenko è un libro molto conosciuto nel mondo vegan e crudista, e ora disponibile anche in Italiano.

Indice

Prefazione 

Introduzione all'edizione aggiornata
Introduzione 

Capitolo 1 - Osa osservare! 
Capitolo 2 - Che cosa mancava nel nostro programma crudista?
Capitolo 3 - Come mangiano gli scimpanzé 
Capitolo 4 - La rivoluzione dei frullati verdi
Capitolo 5 - Perché è difficile amare le verdure a foglia verde?
Capitolo 6 - Verdure a foglia verde: un nuovo gruppo di alimenti
Capitolo 7 - L'abbondanza delle proteine nelle verdure a foglia verde
Capitolo 8 - Fibre: la spugna magica
Capitolo 9 - Verdure a foglia verde per l'omeostasi 
Capitolo 10 - L'importanza dell'acido gastrico 
Capitolo 11 - Lo Studio Roseburg 
Capitolo 12 - Le verdure a foglia verde aumentano l'alcalinità dell'organismo
Capitolo 13 - Un terreno sano vale più dell'oro
Capitolo 14 - Il potere terapeutico della clorofilla 
Capitolo 15 - La saggezza delle piante
Capitolo 16 - Verdure a foglia verde: la fonte originaria degli omega-3 
Capitolo 17 - Un omaggio alla dottoressa Ann Wigmore

Testimonianze 

Studio Roseburg: le testimonianze dei partecipanti 

Frullati verdi: le ricette

Consigli importanti 
Frullati verdi dolci 
Frullati verdi saporiti
Frullato super verde
Budini

Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi - Libro
Come prevenire: depressione, obesità, colesterolo alto, infezioni respiratorie, malattie cardiovascolari, infiammazioni, disturbi intestinali, ecc.
€ 14.5

venerdì 23 maggio 2014

Marco Fincati RQI Il Segreto dell'Auto Star-Bene

Marco Fincati 
RQI  Il Segreto dell'Auto Star-Bene


Oggi voglio iniziare questo articolo dandovi una definizione:

Responsabilita

responsabilità (ant. risponsabilità) s. f. [der. di responsabile, sull’esempio del fr. responsabilité, che a sua volta è dall’ingl. responsability]. –

1.

a. Il fatto, la condizione e la situazione di essere responsabile: assumersi, prendersi la r. delle proprie azioni; la r. di quanto è accaduto è tutta tua; ognuno deve accettare la sua parte di r.; non voglio alcuna r. in questa faccenda; hai una grossa r., stai attento; fare una dichiarazione, impegnarsi sotto la propria r.; la r. della casa è tutta sulle spalle di quella povera donna; come compito e settore specifico di cui si è responsabili: gli hanno affidato la r. del magazzino, del ramo vendite, dell’area editoriale. Con accezione e uso partic., assumersi le proprie r., frase pronunciata con sfumature diverse e variamente articolata, ma sempre con tono grave, soprattutto quando, all’interno di un gruppo (spec. politico) s’intende scindere la responsabilità dei singoli componenti da quella solidale dell’intero gruppo (nei casi in cui si tratti, per es., di prendere decisioni impegnative e rischiose, oppure vi siano accuse generiche di colpevolezza che possano coinvolgere, assieme all’effettivo colpevole, anche gli attori): la situazione è estremamente grave, e impone che ciascuno si assuma le sue responsabilità.

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: RQI - Il Segreto dell'Auto-Star-Bene 

E la domanda sorge spontanea..... come mai ho voluto iniziare parlando di responsabilità?
Vi siete mai posti la domanda ... è possibile essere ognuno di noi responsabile della propria salute e della propria vita?
E' sicuramente più semplice demandare tutto a qualcun altro....... oppure accettare la sfida.
Sono convinto che molti di voi non hanno ancora deciso cosa fare della propria vita.
Il Metodo RQI® è una raccolta di procedure e conoscenze efficaci e applicandole si otterrà la sparizione di vecchi blocchi emozionali e una accelerazione della crescita personale e della propria realizzazione.
Un metodo che funziona a 365 gradi e che trasformerà ogni ambito della vostra vita sia esso fisico, mentale, di relazioni, di lavoro e serenità economica.


RQI - Il Segreto dell'Auto-Star-Bene - Libro Voto medio su 5 recensioni: Da non perdere
€ 15.3




Indice

Prefazione di Enrico Caldari

Introduzione

1. Le vere cause che ci impediscono di stare bene
2. Come funziona la nostra mente
3. Il Metodo RQI®
4. Le 3 soluzioni e i 5 elementi
5. Soluzione RQI1 Materia: Acqua informazionale e Alimentazione Vibrazionale
6. Soluzione RQI2 Energia: Biotecnologie Olistiche
7. Soluzione RQI3 Spirito: inconscio e consapevolezza
8. Il percorso RQI®

Appendice - Altre testimonianze

Risorse Utili

Com'è nato il Metodo RQI®? 

Devo ringraziare le due ernie che nel 1999 resero la mia vita un po’ meno agiata e la mia schiena un po’ più dolorante se cominciai ad appassionarmi alla medicina energetica e informazionale, dalla quale poi è derivato il Metodo RQI®.

A quei tempi lavoravo in fabbrica come operaio specializzato, ma dato che il lavoro comportava molti sforzi fisici, fui costretto a licenziarmi.

Indeciso su quale altro lavoro intraprendere, mi iscrissi all’università e, dopo essermi pagato gli studi e mantenuto grazie a svariati lavori occasionali (pizzaiolo, cameriere, facchino...), iniziai a lavorare come informatore scientifico - dapprima part-time, e poi, ottenuta la laurea, a tempo pieno - per un’importante azienda di prodotti fitoterapici.

Parallelamente, per mia passione, mi divertivo ad approfondire le conoscenze in ambito salutistico come ricercatore indipendente.

Ogni giorno toccavo con mano come certi prodotti - la cui validità scientifica era più che dimostrata - avessero tuttavia risultati molto diversi a seconda delle persone che li utilizzavano: per alcuni funzionavano, per altri no. Questo fece nascere in me lo stimolo a comprendere come mai ciò si verificasse.

RQI - Il Segreto dell'Auto-Star-Bene - Libro Voto medio su 5 recensioni: Da non perdere
€ 15.3

venerdì 16 maggio 2014

Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta La Fabbrica della Manipolazione Come i poteri forti plasmano le nostre menti per renderci sudditi del Nuovo Ordine Mondiale

Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta
La Fabbrica della Manipolazione 
Come i poteri forti plasmano le nostre menti per renderci sudditi del Nuovo Ordine Mondiale

iva

Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta sono gli autori di un libro di grande successo Governo Globale , e con  La Fabbrica della Manipolazione riaffrontano in maniera esaustiva un argomento molto interessante ed attuale ..... il  mondialismo.
Sapete cos'è il mondialismo?
Il mondialismo è un movimento di carattere politico-sociale o atteggiamento di pensiero che considera i varî fenomeni politici, economici, culturali, sociali, ecc., come espressione di una serie di complessi equilibrî e relazioni tra i diversi stati, e non come manifestazione di singole componenti nazionali.
 Penso che anche voi, come me, vi siete chiesti ....... quali sono le tecniche di persuasione che permettono ai Poteri Forti di gestire le nostre scelte e comportamenti?
O pensate di essere stati liberi fino ad ora? 
Se siete stati al circo o allo zoo, vedendo la gabbia dell'elefante vi sarete domandati perché il grande elefante adulto, alto più di a metri e mezzo, e il cucciolo che vi arriva appena alle ginocchia sono legati a una catena delle stesse dimensioni, conficcata con un piccolo piolo nel terreno. Potreste pensare che trattare questi due animali nello stesso modo sia illogico.
Un addestratore di animali del circo è capace di domare gli elefanti del circo usando un trucco molto semplice: quando l'animale è ancora cucciolo, lega una delle sue zampe a un tronco di un albero. Non importa quando forte si dibatta, il piccolo elefante è incapace di liberarsi. Poco a poco, si abitua all'idea che il tronco dell'albero è più potente di lui. Quando diventa adulto con una forza straordinaria, chiunque può annodargli un laccio alla sua zampa, e legarlo ad un arbusto. Non cercherà nemmeno di liberarsi.
Il cucciolo, che continuamente tira e strappa la catena, ha ancora la motivazione per avere successo, e la convinzione di potercela fare.
Il vecchio elefante ha dimenticato come ci si sente a combattere per la libertà. Ha imparato la lezione molto tempo fa, quando era un cucciolo e, nonostante i suoi sforzi, è rimasto prigioniero. Così, ora che è un adulto e ha la forza di dieci uomini, egli pensa a se stesso come a un prigioniero, e ha abbandonato la lotta.
Come per gli elefanti, i nostri piedi spesso sono trattenuti da fragili nodi. Ma se, da quando siamo bambini, siamo abituati alla resistenza del tronco dell'albero, non proviamo nemmeno a combattere.
Alcune nostre credenze hanno ristretto il nostre orizzonte di possibilità. Senza realizzare che un semplice atto di coraggio è tutto ciò che serve per trovare la nostra libertà.
Da quanti anni siamo delle marionette nelle mani di qualcuno?


Possono delle UVC, delle unità di variazione culturale, le cosiddette mode, essere pilotate  al punto da renderci schiavi?

Questa frase che vi riporto la scriveva un signore che conoscete tutti......

"Il ruolo di sbarramento che svolge l'artiglieria nella preparazione dell'attacco della fanteria in futuro sarà assunto dalla propaganda rivoluzionaria. Si tratta di spezzare psicologicamente il nemico prima che le truppe comincino ad entrare in azione."
Adolf Hitler

e tutti sappiamo che ciò è finito dopo la guerra.........
Le razze esistono?
Le etnie esistono?
Avete una morale sessuale?
E.... le rivoluzioni democratiche hanno un senso?
Quale?
Come mai sono nate così tante religioni fondamentaliste?
........ probabilmente il mondo è qualcosa di diverso da ciò che conoscete.
Forse una lettura di La Fabbrica della Manipolazione  qualche dubbio può risolverlo.
Buona lettura e ricordatevi di studiare ....perché è l'asino che tira il carretto.

Indice

Introduzione

Capitolo 1. Le mani sulla mente: Tecniche di manipolazione di Massa
Capitolo 2. Rivoluzioni culturali controllate
Capitolo 3. Né maschio, né femmina: dall'ideologia gender all'ermafrodito
Capitolo 4. La fabbrica del Consenso: arte, musica, cinema e media
Capitolo 5. Manipolazione sui banchi di scuola
Capitolo 6. Come distruggere le religioni
Capitolo 7. L'ultimo uomo

La Fabbrica della Manipolazione - Libro
Come i poteri forti plasmano le nostre menti per renderci sudditi del Nuovo Ordine Mondiale
€ 9.8

martedì 13 maggio 2014

Thich Nhat Hanh L'Arte di Comunicare Nutri le tue relazioni con amore e rispetto

Thich Nhat Hanh
L'Arte di Comunicare 
Nutri le tue relazioni con amore e rispetto



Dal momento in cui usciamo dalla pancia della mamma noi comunichiamo.
Comunichiamo con i movimenti del corpo e con le parole.
Il linguaggio strumento per eccellenza dell'evoluzione umana.
Le parole le impariamo e iniziamo a pronunciarle già dal primo anno di età, ma come utilizzarle correttamente nei vari contesti lo impariamo con il tempo facendo semplicemente parte della cultura nella quale siamo immersi.
Quindi ognuno di noi comunica e ..... secondo voi .... otteniamo sempre una buona risposta alla nostra comunicazione?
Cosa succede se iniziamo a dialogare con gentilezza mettendo in pratica la generosità?
Quante persone riusciremmo a rendere serene?
La lamentela classica è che non veniamo mai compresi.
E ... voi capite sempre tutto quando parlate con i vostri figli, amici, clienti, ecc.?
Quale strategia usare per comprendere meglio ed essere compresi?
Thich Nhat Hanh  è un monaco buddhista vietnamita.
Durante la guerra in Vietnam, ha lavorato instancabilmente per la riconciliazione tra il Nord e il Sud del Vietnam. Vive in esilio in una piccola comunità in Francia, dove insegna, scrive e lavora per aiutare i rifugiati di tutto il mondo. Ha diretto numerosi ritiri di consapevolezza in Europa e Nord America per aiutare i veterani, i bambini, gli ambientalisti, psicoterapeuti, artisti e molte migliaia di persone in cerca di pace nei loro cuori e nel loro mondo.
Ed è proprio grazie alla sua grande esperienza l'autore ha stilato i cinque passi, di semplice applicazione, per ottenere il meglio dalla comunicazione.
Il mondo dell'editoria è pieno di titoli come questo .... "L’arte di comunicare" e solo questo libro di Thich Nhat Hanh da al lettore gli strumenti per dialogare meglio e in serenità con se stessi e con gli altri esseri umani ..... esseri umani .... ricordatevelo  .... come voi.
Basta una parola gentile, un minuscolo apprezzamento, una piccolissima cortesia, un semplice sorriso sincero... e il mondo intorno a voi e di chi li riceve si illuminerà di una radiosa luce.
Buona lettura.....

L'Arte di Comunicare - Libro
Nutri le tue relazioni con amore e rispetto
€ 9.8



Indice

1. Nutrimento essenziale
2. Comunicare con te stesso
3. Le chiavi per comunicare con gli altri
4. I sei mantra della parola amorevole
5. Quando insorgono difficoltà
6. Comunicazione consapevole sul lavoro
7. Creare comunità nel mondo
8. La nostra comunicazione è la nostra continuazione
9. Pratiche per la comunicazione compassionevole

L'Autore

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: L'Arte di Comunicare