sabato 9 giugno 2012

Lo studio degli uomini seconda parte (codice binario umano)


Lo studio degli uomini seconda parte (codice binario umano)



 

Se avete avuto la fortuna di girare il mondo o anche solamente l'Italia o anche solamente i rioni della vostra città  vi sarete accorti che le persone con le quali interagivate ........ compreso voi ..... avevano la concezione che il proprio gruppo fosse il centro di ogni cosa e tutto il resto, le altre persone che ne sono fuori sono considerati e valutati in rapporto ad esso.
Quindi cosa succede se proseguiamo a ragionare in questo modo?



Ci crescono i capelli?

Decidiamo improvvisamente di aprire un ristorante per cannibali?

............

Semplicemente, si fa per dire, giudicheremo in maniera erronea tutto quello che e' diverso dai nostri canoni.
Esiste un vocabolo che esprime perfettamente questa visione della vita etnocentrismo.
Sin dalla comparsa dell'uomo sulla terra ad oggi l'etnocentrismo accomuna la maggior parte dei gruppi.


Il nome di tantissime popolazioni significa 'gli uomini' per indicare che i diversi  da loro erano meno uomini o qualcosa d'altro.
In Uganda chiamano gente che cammina a testa in giù gli stranieri e se torniamo indietro nell'antica Grecia  i non greci venivano chiamati barbari.
  Questo filmato spiega molto bene il concetto e per chi non riesce a vederlo o non ha tempo ve lo riassumo.
'non siamo noi che siamo razzisti sono loro che sono napoletani'


Immaginiamo per un momento, ora, di osservare una gerla come quelle che vedevo da piccolo a Comasira una piccola frazione vicino a Lecco.


Le popolazioni che hanno inventato questo strumento indicano che avevano un grado di evoluzione superiore a quelle che trasportavano le merci sulle spalle e non ancora allo stadio evolutivo che ha portato all'uso della ruota, al traino animale e all'uso dei motori.
Tipi di gerla sono stati trovati in varie parti del mondo e probabilmente si sono diffusi grazie alle migrazioni.
La gerla era il mezzo di trasporto ed era indispensabile per il commercio attività primarie per lo sviluppo della società.
I maggiori scambi che erano fattibili grazie alla gerla favorirono la possibilità di vendere anche fuori dei propri confini e, grazie ai proventi ricavati, le popolazioni poterono acquistare merci estere migliorando le loro condizioni di vita generale.
Nuovi contatti, nuove idee e di conseguenza trasformazioni.
    

Ragioniamo un attimo ............... quanti tipi di gerle sono stati trovati nel mondo?
Diciamo diversi tipi ............ quindi vuol dire che nella mente dell'uomo esiste un modello comune.
Se osserviamo la struttura di intreccio la possiamo ritrovare in moltissime culture.
Nell'uomo esiste un modello di pensiero che intende l'intreccio una forma espressiva simbolica.
Ora potrebbe essere questo modello l'unico modello comune?
Nel nostro cervello quanti modelli di pensiero sono memorizzati?
Abbiamo visto che un modello di pensiero nel caso dell'intreccio si e' espresso in forma simbolica ......... e se facciamo il contrario?
Mi spiego meglio il cervello si esprime con il simbolo e se usiamo il simbolo per stimolare il cervello?
Come alcuni di voi sanno il cervello interpreta le cose in maniera binaria  ...... ,il linguaggio di programmazione binario dei computer è stato inventato dall'uomo non a caso, quindi una volta identificato il simbolo o se preferite il codice binario di programmazione di un individuo (ogni individuo a il suo) possiamo partire con la riprogrammazione di situazioni mentali di sofferenza o per migliorare l'atteggiamento che abbiamo nei confronti della vita e delle abitudini.
La tecnica è semplice e per questo potrebbe essere usata in modo improprio da chiunque.
Mi limito a farvi fare alcuni test per capire come funziona:
se siete soli mettete una telecamera che vi riprenda di lato e puntatela sulla spalla ....
se siete in due uno esegue e l'altro guarda la spalla di lato

dovete guardare il movimento avanti e indietro anche minimo

avanti significa positivo o se volete 0
indietro significa negativo 1

mettetevi in piedi immobili braccia lungo i fianchi occhi chiusi

ora pensate per 10 secondi al colore bianco   ................................  e verificate l'oscillazione



ora pensate per 10 secondi al colore nero   ................................  e verificate l'oscillazione

fate lo stesso con musica dolce tipo ninna nanna e dura hard rock.

Cosa sta succedendo?
Possibile che un simbolo pensato solo per 10 secondi vi destabilizzi?
Si
La vostra vita, la mia vita è condizionata dai simboli che di colpo ci fanno passare da uno stato euforico ad uno stato apatico e viceversa.
Basta un movimento, un gesto e pouf vi siete giocati la relazione, la vendita, un'amicizia.
Tutta la tecnica è da vedere in aula.
Per ora accontentatevi di sapere che entrare nella mente umana è semplice come mettere una mano in tasca e come nel caso dei computer basta conoscere il codice.
Buon divertimento.

Per approfondire:

Manuale Scientifico per l'interpretazione dei Sogni e dei Simboli
Versione nuova
Buono

La Chiave di Salomone
I simboli della Massoneria e i segreti di Washington

Il Codice delle Rune
Simboli di una sapienza millenaria: significato, segreti, poteri e tecniche profetiche
Da non perdere

Simboli Segreti
Dizionario encicopledico delle società segrete, dei simboli occulti e della VERA storia dell'esoterismo

venerdì 8 giugno 2012

La Rivista "Scienza e Conoscenza"

Scienza e Conoscenza, la scienza che .........
 non ti aspetti.

Anteprima Rivista Scienza e Conoscenza - Numero 40


Scienza e Conoscenza, ...... come mai la scienza che non ti aspetti?
Chi segue i miei blog  si e' accorto che più volte parliamo di argomenti sconosciuti al grande pubblico.
Scoperte, tecniche, indagini scientifiche delle quali nei media tradizionali, se vengono trattate, sono poste in televisione in orari impossibili e sulla carta stampata in trafiletti minuscoli a fondo pagina.
La rivista 'Scienza e Conoscenza' è uno strumento di informazione  sulle ricerche scientifiche di frontiera e lo sviluppo della consapevolezza su scala personale e globale. 



Scienza e Conoscenza è il piacere di sfogliare e leggere gli argomenti  dibattuti della conoscenza: dalle neuroscienze  alla coscienza , le scoperte mediche  , biologia , la fisica quantistica quasi completamente ignorata nelle scuole  la matematica  , l'astronomia  ed anche l'archeologia .
Siamo immersi in un mondo superficiale dove l'ignoranza regna sovrana, dove il più furbo va avanti ....... dove molti uomini si sono resi al pattume informativo di radio, giornali e televisione.
Ritengo di non essere così e sicuramente nemmeno voi ......... non stareste leggendo questo articolo.
L'evoluzione dell'uomo passa dalla cultura ........ Scienza e Conoscenza oggi è la cultura libera e indipendente in campo scientifico, filosofico e culturale.
Questo mese articoli interessantissimi per la vostra salute ed il cambiamento ..... ecco alcuni assaggi.
Lo sapete che per rimanere in salute bisogna privilegiare alimenti alcalini?
E sapete tutto sui  terremoti?
E sulle intolleranze alimentari?
E ...... 
Eccovi un assaggio:


Anteprima Rivista Scienza e Conoscenza - Numero 40


Indice:


Rivista 40
Scienza e Conoscenza giunge allaquarantesima uscita e ci sembra proprio di averne fatta di strada dal primo numero apparso oltre dieci anni fa. 
Il quarantesimo numero lo festeggiamo con la messa on line del nuovissimo sito internet, rinnovato nella grafica, ma soprattutto nelle funzionalità e nei servizi destinati ai lettori e agli abbonati.Scienza e Conoscenza 40 è dedicato al tema del ph ovvero alla questionedell'acidità dell'organismo come causa della genesi di molte malattie nel corpo umano: un paradigma interessante e sempre più condiviso all'interno del mondo scientifico che pare rispondere a molti quesiti biologici sinora rimasti irrisolti. In questo numero trovate una presentazione dell'approccio dietico acido-base, le nuove ricerche relative all'efficacia del bicarbonato di sodio e di altri composti con proprietà anti-acide nella cura e regressione delle malattie tumorali, la rubrica di medicina dell'informazione curata dal dottor Baldari centrata sulle intolleranze alimentari e la loro risoluzione. E siccome il primo nostro numtrimento non è il cibo, bensì il respiro, vi invitiamo con il cuore a leggere l'interessante intervista del maestro di Yoga Kundalini Ram Rattan Singh e il lavoro che sta svolgendo la dottoressa Fiamma Ferraro con il metodo Buteyko.
Speriamo che questo focus su ciò che portiamo dentro al nostro corpo sia gradito a tutti voi che continuate a leggerci e sostenerci con entusiasmo.

Alcuni articoli della rivista: 




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sabato 19 maggio 2012

Emozioni vere e simulate


Emozioni vere e simulate


Gli studi di tipo interculturale che le ricerche sui bambini ciechi confermano l’origine innata delle espressioni che facciamo per esprimere le emozioni.
Proprio per il carattere innato dell’ espressione delle emozioni e per la conseguente facilità con cui gli altri possono percepirle e decodificarle, è pratica comune tentare di nascondere i propri sentimenti, cercando di apparire  impassibili o dando luogo ad espressioni facciali non congruenti con l’emozione provata.


Ritengo che sia impossibile produrre un’espressione facciale realistica quando non coincide con lo stato d’animo realmente provato.
Gli studi di Ekman e Davidson hanno confermato le osservazione di un neurologo del 19° secolo Guillaume-Benjamin Duchenne de Boulogne, secondo il quale i sorrisi genuinamente allegri comportano la contrazione della porzione laterale del muscolo orbicolare dell’occhio, a differenza di quanto avviene nei sorrisi simulati o comunque nei sorrisi di convenienza, come avviene nei saluti tra le persone.


Quando sorridiamo entra in azione anche il muscolo zigomatico  detto muscolo del riso.
Il muscolo zigomatico obbedisce strettamente alla volontà, l’orbicolare degli occhi è chiamato in gioco soltanto dalle emozioni vere dell’anima; la falsa gioia, la risata ingannevole non possono provocare la contrazione di quest’ultimo muscolo.
Non è quindi solitamente possibile riprodurre volontariamente e perfettamente una emozione in assenza dell’emozione stessa
Quando si verifica questa scissione tra i nostri pensieri e la nostra espressione, il nostro corpo finisce con il trasmettere segnali contraddittori, dato che altre parti del corpo sono meno facilmente controllabili o, per meglio dire, falsificabili.
Così se una persona sorride amichevolmente e contemporaneamente stringe i pugni, è come se il suo viso dicesse”sono felice” mentre le sue mani dicono “ sono arrabbiato”. Quale di queste due azioni è quella vera?


Secondo Desmond Morris (1981)  dovremo dare credito ai pugni  stretti piuttosto che al viso sorridente  , perché i segnali di gambe e piedi sono meno facilmente falsificabili.
 Morris ha stabilito una scala  di credibilità in ordine decrescente dei vari tipi di azione.

Segnali automatici sotto il controllo del Sistema Nervoso Autonomo (SNA), come impallidire, arrossire, sudare. 
Si tratta dei segnali più sicuri perché è praticamente impossibile imparare a controllarli. dovuti a modifiche fisiologiche per lo più legate all'azione del SNA. Proprio perché non simulabili, sono i segni più utili per distinguere elementi veri da quelli falsi, anche se si verificano di solito solo negli stadi più intensi delle emozioni. 
Movimenti di gambe e piedi  
Sono le parti del corpo che sfuggono più facilmente al controllo volontario, proprio perché nelle più comuni interazioni sociali l’attenzione si concentra sulle espressioni facciali. 
Si può anzi dire che tanto più una parte del corpo è lontana dal viso tanto meno le viene attribuita importanza
Azioni rivelatrici sono:
inquieti spostamenti delle gambe e calci all’ aria dei piedi, indice di un impulso inibito di fuga in persone che sembrerebbero contente di restare dove sono;
posture rigide e forzate delle gambe che contraddicono i gesti amichevoli delle mani, l’incrociarsi delle gambe, con le sue molte varianti: incrociate all’altezza delle ginocchia, accavallate con una caviglia appoggiata sulla coscia, incrociate a livello delle caviglie.

Queste varianti hanno in comune un atteggiamento di chiusura nei confronti del mondo. 

Segnali del tronco

La posizione del tronco è un’eccellente guida per determinare il vero stato d’animo del soggetto nelle più comuni relazioni sociali.
La postura, infatti, riflette il tono muscolare di tutto l’organismo; così sarà difficile per un uomo eccitato assumere con il tronco una posizione abbandonata, mentre un interlocutore annoiato, per quanto si sforzi, non riuscirà a mantenere una postura di vigilanza. Anche se sorriderà, aggrotterà le sopracciglia, o annu­irà o perfino assentirà, i segnali trasmessi dal suo tronco sono in grado di tradirlo.
Anche se in genere siamo sufficientemente in grado di controllare coscientemente la nostra postura per mantenere una posa vigile, il controllo che l’interlocutore può esercitare comincia ad allentarsi quasi impercettibilmente e il corpo scivola nella postura di abbandono tipica della persona annoiata.
Il soggetto può ad un certo punto accorgersi di ciò che sta succedendo e risollevarsi con uno scatto. Se riesce a simulare bene, riuscirà a far passare questa correzione posturale come parte di un segnale affermativo, magari annuendo mentre si risolleva. Se l’atto di risollevarsi, però, manca di finezza, chi parla coglierà il segnale sentendosi a disagio e, pur senza sapere perché, borbotterà un “. Ma io sto davvero parlando troppo”. 

Gesticolazioni delle mani non identificate  
Sebbene siano un poco più controllabili delle gambe, dei piedi e del tronco, neppure le mani lo sono perfettamente. 
Sono in vista più spesso di altre parti del corpo e possiamo vederle muoversi davanti a noi mentre parliamo, solitamente non ci concentriamo sui loro movimenti, di cui siamo, quindi, semiconsapevoli. 
Molte azioni manuali sono solo vaghe e indefinite spinte cui non è stato imposto alcun nome e sono, quindi, gli elementi meno controllabili. 
Immaginate di vedere un politico che sferra vigorosi pugni sul tavolo mentre sostiene la necessità della pace, osserviamo evidentemente un segnale contraddittorio; sarà in questo caso opportuno credere alle mani e diffidare delle parole.

Gesticolazioni delle mani identificate 
Diversamente dalle comuni gesticolazioni di cui abbiamo solo vaga coscienza, alcune azioni manuali sono gesti decisi ed eseguiti volontariamente.
Proprio perché azioni deliberate, quando appaiono in un segnale contraddittorio, non danno garanzia di essere vere e sono altrettanto sospettabili delle espressioni facciali. 

Espressioni facciali. 

Mentire con le espressioni facciali non è difficile, perché ciò che avviene sul nostro volto è quasi del tutto presente alla coscienza. ................................Quasi, ma non del tutto.
Possiamo facilmente falsificare voce, risata, broncio.
Quanti sorrisi di cortesia avete visto che conferiscono al viso una espressione fissa, quasi prefabbricata e che non corrisponde allo stato d’animo reale.

Ci sono, però, altre espressioni facciali che sono diventate unità di comportamento, molto più difficili da falsificare. Con le sue centinaia di tensioni e rilassamenti - una maggior tensione sulla pelle della fronte, un piccolo movimento in dentro delle labbra, un lieve restringimento degli occhi - il volto può esprimere un cambiamento di umore senza quasi cambiare radicalmente espressione.
Per esempio, se si sorride quando in realtà si è tristi, il sorriso sarà probabilmente un po’ distorto dagli angoli della bocca che si rifiutano di sollevarsi nella posizione appropriata al resto del volto.

Proseguiamo la prossima settimana.

Per approfondire:
La Seduzione delle Bugie

Le Bugie dei Ragazzi
Frottole, imbrogli, spacconate: perchè i nostri figli ricorrono alla menzogna?

Giù la Maschera
Come riconoscere le emozioni dall'espressione del viso

I Volti della Menzogna
Gli indizi dell'inganno nei rapporti interpersonali
Buono

Te lo Leggo in Faccia
Versione nuova
Buono