martedì 20 marzo 2012

Marco Della Luna, Antonio Miclavez Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia - Libro Signoraggio, debito pubblico, banche centrali. Nuova Edizione ampliata e aggiornata.


Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia 

 

Lo schiavismo è quel sistema sociale ed economico basato sulla schiavitù, che consiste nell'imposizione del diritto reale di dominium, ovvero proprietà, non su di un bene ma su di una persona, la quale è considerata a tutti gli effetti un oggetto facente parte del patrimonio del suo padrone. Storicamente il proprietario di uno schiavo aveva diritto di vita e di morte su di esso e sulla sua famiglia, e aveva diritto a sfruttarne il lavoro senza fornire nessun compenso; spesso il costo per il lavoro degli schiavi era limitato al necessario per la loro sopravvivenza. Uno schiavo poteva nascere in questa condizione, se figlio di schiavi, oppure poteva perdere la libertà in determinate situazioni, le più comuni delle quali erano la cattura in guerra o la schiavitù per debiti, per cui un debitore, se non era in grado di rimborsare il proprio creditore, diventava egli stesso una sua proprietà.
Wikipedia scrive:
L'abolizione della schiavitù è stato un processo secolare. 
Abolizione????
Trasformazione direi.
Queste persone  sono tutte schiave.
Anche voi lo siete.
Anch'io lo sono.
Siamo tutti schiavi del sistema bancario mondiale.
Siamo sempre più poveri, sempre con più debito pubblico sulle spalle per arricchire gli azionisti privati della Banca Centrale italiana e europea.






Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia spiega i processi che ci hanno portato alla falsa libertà.
La sua lettura rappresenta la vostra chiave verso la liberazione dalle nuove catene.

Vi allego l'anteprima di questo libro illuminante.
Anteprima Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia...

Leggi in anteprima la Prefazione alla Quarta Edizione di libro di Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia

Anteprima Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia LIBRO di Marco Della Luna e Antonio Miclavez
Mentre lavoriamo a questa nuova edizione di Euroschiavi, dilaga nel mondo un movimento spontaneo popolare di ribellione contro lo strapotere dei banchieri internazionali, la finanza tossica delle megatruffe, del ricatto a governi e parlamenti, della proibizione dei referendum popolari, dell’esposizione di governi filobancari, dell’indebitamento globale come metodo di dominazione, sfruttamento delle nazioni, costrizione a rinunciare alla sovranità nazionale. Il movimento nasce nel 2010 con la rivoluzione islandese contro i banchieri che, con le loro speculazioni, appoggiate dai politici, avevano portato l’isola dalla prosperità alla crisi finanziaria. Quella rivoluzione, pur non avendo recuperato la sovranità monetaria ha avuto un clamoroso successo economico. Nel corso del 2011 si sono attivati movimenti di massa in Grecia, Spagna (indignados), USA (Occupy Wall Street), Italia, Giappone.
Il dato più importante è che anche a livello popolare si diffonde la comprensione che esiste un radicale conflitto di interesse tra le classi sociali, e che questo conflitto non è tra “proletari” (lavoratori dipendenti) e “padroni del vapore” (industriali, borghesi – anche un Marchionne è solo una conseguenza, non la causa), bensì tra la società nel suo insieme (che produce e consuma beni e servizi, ricchezza reale) da una parte; e, dall’altra, poche centinaia di persone, appunto le grandi famiglie finanziarie, di cui si conoscono i nomi, le quali si sono impadronite del monopolio mondiale (o quasi) della moneta e del credito, e lo usano a scopi di sfruttamento e dominazione, comperando o ricattando gli organi governativi dei vari Paesi, accaparrandosi a costo zero redditi e assets prodotti dalla società, senza nulla produrre essi stessi, se non disastri economici e sociali, nonché precipitando intere nazioni o classi sociali nella schiavitù del debito e della precarietà, fino a istigare guerre dopo guerre.
Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia 
Per far ciò compiono sistematicamente gigantesche operazioni fi-nalizzate al rialzo o al ribasso dei corsi di valute, di titoli pubblici, di azioni e obbligazioni e altri valori finanziari. E sfruttano illecitamente conoscenze riservate. Commettono quindi in modo sistematico, anche attraverso le famigerate agenzie di rating (da loro pilotate) reati di aggiotaggio e di rialzo o ribasso fraudolento, rispettivamente puniti dal Codice Civile e dal Codice Penale, e che alcuni pubblici ministeri giustamente iniziano a contestare alle agenzie di rating in Italia e all’estero:
CC art. 2637. Aggiotaggio.
Chiunque diffonde notizie false, ovvero pone in essere operazioni simulate o altri artifici concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari non quotati o per i quali non è stata presentata una richiesta di ammissione alle negoziazioni in un mercato regolamentato, ovvero ad incidere in modo significativo sull’affidamento che il pubblico ripone nella stabilità patrimoniale di banche o di gruppi bancari, è punito con la pena della reclusione da uno a cinque anni.
CP art. 501. Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio (1).
Chiunque al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a euro 25.822 [CP 29].
Se l’aumento o la diminuzione del prezzo delle merci o dei valori si verifica, le pene sono aumentate [CC 2628; CP 64].
Le pene sono raddoppiate:
  • 1) se il fatto è commesso dal cittadino [CP 4] per favorire interessi stranieri;
  • 2) se dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli dello Stato, ovvero il rincaro di merci di comune o largo consumo.
Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero, in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani. La condanna importa l’interdizione dai pubblici uffici [CP 28, 37] (2).
La ricetta neoliberista e neomonetarista (nel senso della Scuola di Chicago, non di Von Hayek e Von Mises) della grande finanza, delle sue università e del suo pensiero unico in economia, rilanciata dai mass media, obbedita dalla politica, imposta col World Trade Organization (WTO) e via International Monetary (FMI), prometteva di produrre mercati liberi, trasparenti, equilibrati, capaci di prevenire o neutralizzare le crisi, capaci di ottimale allocazione delle risorse, stabile crescita economica globale e pace garantita dall’interdipendenza delle economie. La gente ora si guarda intorno, si guarda in tasca, si guarda in busta paga e vede che quella ricetta ha prodotto esattamente il contrario. Vede il baratro che le si sta aprendo davanti. Sente che perde costantemente benessere e, insieme, sicurezza e prospettiva. Vede che le decisioni che contano sono prese a porte chiuse, da organismi remoti, esenti da controlli e responsabilità, non eletti dal popolo. Vede che intanto gli eletti dal popolo zampettano inutilmente nei parlamenti. Ovvio che la gente incominci a svegliarsi, a mangiare la foglia, a interessarsi delle cose di cui parlano libri come questo. Cose cui prima non si interessava, perché stava materialmente abbastanza bene e mentalmente era abbastanza tranquilla. Pensava a guadagnare, a divertirsi, a fare progetti. Ma ora intere nazioni stanno cadendo in condizioni di vita strutturalmente tormentose, infernali, insopportabili. E, prima di soccombere, alcune di esse sembrano capaci di un sussulto, di una ribellione organizzata.
Nel frattempo, Mario Draghi tiene conto del fatto che non c’è risanamento senza rilancio di produzione e consumi, cioè del pil, quindi bisogna sostenere l’economia e i bilanci pubblici con interventi di banca centrale come prestatore di ultima istanza sia delle banche che degli stati. Non così fa Mario Monti, che, col suo decreto da lui chiamato “Salvaitalia”, seguito dal pacchetto di “liberalizzazioni" privo di apprezzabile propulsività economica e apparentemente concepito solo per distogliere l’attenzione, ha messo una toppa ai conti pubblici nell’immediato, a spese dell’economia reale, a cui toglie la liquidità che rimaneva.
Infatti colpisce consumi e redditi, e soprattutto il settore edile, così da spingere il Paese in una recessione senza uscita, perché va a ridurre il pil, quindi il gettito fiscale, e mette in fuga i capitali verso l’estero e soprattutto in Svizzera, mentre i mercati, prevedendo che tali manovre aggraveranno la recessione, non le premiano abbassando i tassi del debito pubblico quanto si sperava. Monti applica ricette di riduzione della liquidità e del reddito, che già si sono dimostrate controproducenti anche ai fini di ridurre il deficit e il debito pubblico.
Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia 
E pensare che egli stesso, in passato, ammoniva contro questo rischio, il rischio dell’avvitamento fiscale. La sua politica va nel senso di tagliare i garretti al sistema-paese come per propiziarne un prossimo corporate takeover (in periodo natalizio, il «New York Times» annunciava l’acquisto di assets europei da parte di grandi banche USA per 3000 miliardi forniti loro dalla Federal Reserve System (FED) a tasso praticamente nullo e senza scadenza), con annessa riforma del welfare e del mercato del lavoro, da parte di capitale finanziario globale, nel mentre che, in palese conflitto di interesse suo e di qualche suo ministro-banchiere col popolo italiano, assicura maggiori introiti alle banche fornendo loro garanzia a spese dell’erario (e le banche tengono i denari così ottenuti in impieghi sterili, ossia non li mettono a disposizione dell’economia reale), tagliando a 1/5 gli adeguamenti Ici per le banche e costringendo praticamente tutti ad aprire un conto corrente e a servirsi della carta di credito, così da dover pagare laute commissioni alle banche. Al contempo, per ottenere in parlamento il voto di fiducia della partitocrazia, rispetta i privilegi, le prebende e i colossali sprechi clientelari su cui questa basa i propri profitti e i propri consensi.
La possibilità che le ribellioni sociali, estendendosi e rafforzandosi, portino a risultati politici (caduta del governo commissariale) e riforme efficaci, è dubbia finché mancherà una forza politica o sindacale antisistema organizzata e finché la gente reagisce in modo individualistico; tale possibilità però dipende anche dalla comprensione di alcuni precisi fattori fondamentali, di cui questo libro si occupa:
  • il fatto che moneta e credito sono oggetto di un monopolio mondiale privato irresponsabile, e le sue implicazioni;
  • la natura della moneta, anzi le varie nature della moneta e le loro diverse conseguenze per l’economia, la società, la politica;
  • la moneta debito-credito in uso oggi, i suoi effetti indebitanti, le alternative ad essa;
  • l’inevitabilità ed espansività degli effetti distruttivi sull'economia da parte dei mercati finanziari basati sulla moneta-debito.
Se non si va a capire e cambiare questi fattori profondi, non si potrà risolvere la crisi, ma solo rilanciarla verso nuovi e maggiori squilibri, così come fino a oggi è sempre avvenuto nella storia della finanza [vedi Amato, Massimo e Fantacci, Luca, Fine della Finanza, Donzelli, 2009; N.d.A.]. Gli indignados di tutto il mondo possono unirsi ed essere forti, vincere una battaglia, ma poi fermarsi e accontentarsi alla superficie delle cose. Credere di aver cambiato tutto. Così come hanno fatto gli islandesi, che credono di aver rovesciato il sistema e invece sono rimasti dentro il sistema della moneta-debito, del signoraggio bancario e del FMI. E come potevano uscirne, se non erano consapevoli di esso?
E così fino a oggi è sempre avvenuto nella storia dell’uomo: assieme all’ignoranza e alla inconsapevolezza, lo strumento più efficiente di dominazione e sfruttamento – che oggi è la speculazione finanziaria, il signoraggio monetario – si afferma e regola gli altri strumenti – quelli politici, legislativi, esecutivi, giudiziari, sociali, senza che questi lo possano disciplinare. Le rivoluzioni iniziano come popolari, e finiscono in un corporate takeover. La catena alimentare mondiale è data dalla potenza monetaria dei vari soggetti:
  • le banche italiane, che con Monti pagano il denaro l’1 o 2% l’anno con rimborso a 36 mesi, si mangiano le aziende, i beni, i risparmi dei cittadini e degli imprenditori italiani che pagano loro il denaro all’8% o più, sempre ché le banche glielo diano;
  • il sistema-Germania che paga il denaro zero o quasi si mangia il (reddito del) sistema-Italia che lo paga il 5, 6, 7%, e finanzia il pagamento con tasse che fanno chiudere le imprese italiane, facendo così un favore ai concorrenti stranieri;
  • il sistema-USA, o meglio il sistema delle banche private proprietarie della FED, si mangia gli assets e il reddito tutti i Paesi indebitati perché produce per se stesso denaro a costo zero senza termini di rimborso, e con esso compera aziende, immobili, titoli del debito pubblico, banche.




domenica 18 marzo 2012

I fattori che influiscono nelle relazioni COMUNICAZIONE REALTÀ CONDIVISA AFFETTIVITÀ

I fattori che influiscono nelle relazioni  
 COMUNICAZIONE 
REALTÀ CONDIVISA 
AFFETTIVITÀ
 

Qualsiasi essere vivente e tutte le attività in cui sono coinvolte hanno in comune questi tre fattori e questi 3 fattori sono anche il senso della vita stessa, tutte le attività della vita sono regolate da esse.
Come potete migliorare le vostre relazioni?
Come vi potete occupare meglio del vostro lavoro?
Come potete realizzare tutti i vostri obiettivi?
E' facile rispondere a queste tre domande se si conoscono questi tre fattori.
Sono: COMUNICAZIONE 
REALTÀ CONDIVISA 
                           AFFETTIVITÀ 

Con affettività intendiamo risposte emozionali, la sensazione di affetto per qualcuno o qualcosa oppure la sua mancanza.
Quando proviamo affetto abbiamo il desiderio di occupare lo stesso spazio della persona che si ama o che ci piace.
 
Allo stesso modo se non gradite qualcuno o qualcosa volete allontanarvi da essa.

Con realtà condivisa intendiamo gli oggetti solidi.
La realtà  e' accordo, ciò che concordiamo sia reale e' reale.
Ad esempio se due persone concordano che il Vombati dal naso peloso e' il miglior animale da compagnia, condividono una realtà sui Vombati dal naso peloso. 

Con comunicazione intendiamo lo scambio di idee tra due persone.

Questi 3 fattori COMUNICAZIONE 
REALTÀ CONDIVISA 
                                 AFFETTIVITÀ
sono collegati tra loro e una variazione del valore anche di un solo fattore modifica i valori degli altri due.
Immaginate un cerchio diviso in 3 parti uguali al variare di uno spicchio gli altri due si modificano.
Se vogliamo mantenere una relazione stabile al calare di un fattore dobbiamo aumentare gli altri due.
Oppure immaginate questi 3 fattori come parti di un triangolo. 
Per mantenere la forma se diminuisce un lato anche gli altri due si riduco e la qualità del rapporto decade in proporzione.
Ad esempio e' il vostro primo giorno di lavoro, l'ambiente e le persone non vi sono famigliari.
Avete pochissima realtà condivisa con loro e visto che non conoscete nessuno avete pochissimo desiderio di stare con loro.
Quando cominciate a comunicare con le persone trovate cose che avete in comune con loro, la vostra affettività aumenta e loro vi diventano più reali.
Man mano che l'ambiente diventa più famigliare aumentano anche la vostra volontà e desiderio di essere li.
Scommetto che chissà quante volte avete notato nella vostra vita quando avete avuto un dissapore con un amico, la vostra affettività per quella persona cala e non avete più voglia di comunicare con lui e nemmeno di averlo vicino.
Ora sapete che per porre rimedio tutti e due dovete vedervi e parlare della cosa.
Quando lo fate tutti e due spiegate la vostra realtà di ciò che e' avvenuto in tal modo otterrete una maggiore realtà sul punto di vista dell'altro e arriverete a un qualche accordo su ciò che e' avvenuto.
Questo fa salire l'affettività reciproca e il turbamento viene risolto.
Aumentando un singolo fattore, in questo caso la comunicazione, aumenterete la realtà' condivisa e l'affettività.
Analizziamo qualche uso pratico di questi tre fattori.
Come entrano le persone in comunicazione tra loro?
Come si parla con qualcuno che si vuole conoscere o si desidera avere rapporti di affari?
Trovate in quella persona qualcosa che vi piace e parlate di qualcosa in cui lei possa essere d'accordo.
Trovando qualcosa in cui entrambi siete d'accordo stabilite una realtà condivisa quindi mantenete la maggior quantità di affettività possibile sapendo che c'è nella persona qualcosa che vi puo piacere.
A quel punto sarete in grado di parlarle.
La comunicazione è il più importante di questi tre fattori.
La comunicazione genera affettività e realtà.
In altre parole solo comunicando con una persona essa ci può diventare reale e noi possiamo provare qualcosa nei suoi confronti.
Le relazioni come per esempio i matrimoni vanno a rotoli per mancanza di comunicazione.
Quando la comunicazione comincia a venire meno l'affettività comincia a scendere, le persone hanno segreti reciproci e la loro affettività dopo poco viene a mancare.
Dove una volta c'era un futuro radioso e un'enorme quantità di affetto questi tre fattori sembrano essere spariti del tutto.
Non solo può succedere con la gente ma anche con gli oggetti.
Ad esempio se qualcuno non e' riuscito a controllare gli oggetti con cui lavora perderà l'affettività per questi strumenti, alla fine non gli interessano più o addirittura non e' più capace di usarli.
Ha smesso di comunicare con essi.
Usando i tre fattori egli può ritrovare la capacita di usare gli strumenti e anche l'entusiasmo per il proprio lavoro.
Lo potrebbe fare toccando i suoi strumenti più immediati e poi lasciandoli andare.
Lo dovrebbe fare ripetutamente.
Toccare e lasciare andare.
Toccare e lasciare andare.
Comunica con lo strumento ed esso gli diventa più reale o più solido.
Potrebbe annoiarsi di toccare e lasciare andare ma dovrebbe continuare sino a che non si sent entusiasta in proposito.
Per quanto strano possa sembrare egli aumenterà il valore dei tre fattori tra i suoi strumenti e riacquisterà la capacita di controllarli.
Per quanto riguarda le persone con cui lavorate spesso esse hanno delle obiezioni ad essere toccate ma potete comunicare con loro.
Ascoltate ciò che hanno da dire e date riconoscimento a ciò che dicono.
Dite ciò che volete dire abbastanza gentilmente e abbastanza spesso in modo che lo recepiscano.
Se davvero comunicate e comunicate bene con loro migliorerete la vostra capacita di stringere rapporti con loro e coordinare le loro attività.
Ora tocca a voi migliorare ogni aspetto della vostra vita.
Buon divertimento.



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sabato 17 marzo 2012

Nikola Tesla l'uomo, Nikola Tesla l'inventore, Nikola Tesla e le armi, Nikola Tesla le sue teorie, Nikola Tesla le scoperte, Nikola Tesla il disinteresse per il denaro, Nikola Tesla le rivendicazioni contro Marconi, Nikola Tesla la sessualità

Nikola Tesla l'uomo, Nikola Tesla l'inventore, Nikola Tesla e le armi, Nikola Tesla le sue teorie, Nikola Tesla le scoperte, Nikola Tesla il disinteresse per il denaro, Nikola Tesla   le rivendicazioni contro Marconi, Nikola Tesla la sessualità






L'anniversario della nascita di Nikola Tesla

Un singolo raggio proveniente da una stella molto distante, caduto in tempi remoti sull’occhio di un tiranno, può aver cambiato il corso della vita, può aver mutato la storia delle nazioni, può aver trasformato la superficie del globo terrestre… Ecco quanto intricati, quanto incomprensibilmente complicati sono i processi in Natura.” Nikola Tesla

L'anniversario della nascita di Nikola Tesla

Il 10 Luglio 1856 a Smiljan nasceva Nikola Tesla, scienziato, fisico, inventore, o più semplicemente colui che è stato da molti definito “l’uomo che ha inventato il ventesimo secolo”.



Tesla, spesso omesso dai libri di testo, o poco conosciuto dai più, sta emergendo a poco a poco dall’ombra grazie all’opera di diversi appassionati ammiratori (sì, anche gli scienziati hanno ammiratori!) che in tutto il mondo si adoperano per organizzare conferenze, pubblicare libri e documentari e gestire siti internet tramite i quali il genio di Tesla viene celebrato come merita. Anche il Gruppo Macro sta partecipando alla grande mobilitazione globale per ridare a questo geniale inventore il lustro che merita, attraverso lapubblicazione di uno dei migliori film mai girati sulla vita di Tesla e prodotto da Orson Wells in persona: “Il segreto di Nikola Tesla” di Kristo Papic, assieme al libro ”Tesla Lampo di Genio” di Massimo Teodorani, astrofisico, che indaga anch’esso sulle invenzioni, e sull’incredibile vita di Nikola Tesla.



Tesla, infatti, non era uno scienziato e un inventore come tanti altri, ma la sua vita fuori dal comune ed i suoi eccentrici esperimenti furono strettamente legati. Genio e follia. Questo fu chiaro fin da subito, dato che al momento della nascita era in corso un fortissimo temporale con tuoni e lampi, e l’ostetrica disse “Sarà il figlio dei temporali”, ma sua madre precisò “No, sarà il figlio della luce!”. E mai ci fu una predizione più azzeccata.



Tesla è infatti padre della moderna corrente alternata, dei neon, della radio, della TV, deiradar, dei raggi X, e molte altre invenzioni ed esperimenti che forse non furono mai portati a termine se non nella fervida fantasia dell’inventore. Fu però costretto a lottare per tutta la vita vuoi contro chi voleva sminuire le sue invenzioni, come Edison che non volle mai dare credito alla corrente alternata, vuoi con chi cercò impropriamente di rubargliele, comeMarconi con la radio. Tesla morì solo, abbandonato dai suoi finanziatori e accusato di essere diventato troppo folle per fare lo scienziato. Molti dei suoi appunti si dice siano misteriosamente spariti dalla sua stanza prima che il nipote Sava Kosanovic’ si recasse a visitare la salma. Altri furono sottratti alla famiglia per ricerche top secret dell’esercito statunitense e poi andarono misteriosamente persi anch’essi.



Ma il suo genio, era tutto frutto di studi e ricerche? Sappiamo che fin da quando era piccolo, Tesla era solito vedere come dei lampi di luce, e da questi lampi scaturivano delle immagini, tanto che faticava a distinguere tra fantasia e realtà. Con il tempo, come dice lui stesso nella sua biografia, queste immagini divennero vere e proprie visioni, in cui lui poteva montare e smontare le sue invenzioni e vederle in funzione prima ancora di averle costruite.



Ma non sono solo queste incredibili caratteristiche a rendere Nikola Tesla un uomo troppo avanti per i suoi tempi. Come disse in uno dei suoi più famosi interventi, Tesla credeva in un futuro di pace, un mondo libero con un’energia disponibile per tutti e su larga scala.



“Se estraiamo energia dal petrolio, vivremo legati ad un capitale che verrà rapidamente esaurito. Questo è un metodo barbaro e iniquamente dispendioso, che deve essere fermato nell’interesse delle generazioni future. […] La conclusione inevitabile è che l’energia idraulica sia, fino ad ora, la migliore delle risorse a disposizione. L’umanità dovrebbe investire i propri sforzi e le proprie speranze su questa fonte. Attraverso il suo completo sviluppo, e attraverso un perfetto sistema di trasmissione senza fili dell’energia a qualsiasi distanza, il genere umano potrà risolvere tutti i problemi dell’esistenza fisica e materiale. La distanza, che è il principale nemico del progresso umano, sarà completamente annientata nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. L’umanità sarà unita, la guerra diverrà impossibile e la pace regnerà sovrana.”



Ovviamente questo mondo non era concepibile dai suoi contemporanei, e anche adesso ci sembra lontano anni luce. Eppure Nikola Tesla ci credeva, e molti come lui ancora ci credono e sanno che è possibile. La verità, prima o poi viene sempre a galla, le forze universali, quell’energia infinita e gratuita che aveva scoperto e stava studiando negli ultimi anni della sua vita, per cui è stato ridicolizzato e abbandonato da tutti, c’è, è reale, anima il cosmo e l’universo e continua a trasmettersi libera ovunque, che la sentiamo oppure no. Che noi ci crediamo, oppure no.



“Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta dei raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione. Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’ energia senza limiti, che può essere incanalata.”


10 Luglio 1856 – 1° Luglio 2010:

154 anni dalla Nascita di Nikola Tesla, “L’uomo che inventò il XX secolo”

(e speriamo anche parte del XXI)

Se anche tu come noi vuoi rendere omaggio a Tesla, leggi, guarda, informati, ed informa chi ti è vicino sull’incredibile vita e le sensazionali scoperte, e perché no, le previsioni di un futuro pieno di pace, serenità ed energia pulita, di questo grande scienziato, fisico ed inventore che è stato troppo a lungo nell’ombra.

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Tesla lampo di genio di Massimo Teodorani

È conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell'elettromagnetismo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.
Esistono, però, diverse zone d'ombra, riguardo ai brevetti di Tesla. La scoperta del campo magnetico rotante, per esempio, fu descritta in una nota presentata alla Reale Accademia delle Scienze il 18 marzo 1888, dallo scienziato italiano Galileo Ferraris. Presto da parte di Tesla nacquero contestazioni sulla priorità di tale scoperta, che finì nelle aule giudiziarie, dove si stabilì che la paternità dell'invenzione spettava allo scienziato italiano.
Infatti risultò che Tesla aveva depositato 5 brevetti sulla costruzione dei motori asincroni due mesi dopo Ferraris.
Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare.[2] Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893[3], e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta "guerra delle correnti" insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici americani. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni.
Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti[4] gli attribuì la paternità (sul suolo statunitense) di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via onde radio.

Firma di Tesla
La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l'unità del Sistema Internazionale di misura della densità di flusso magnetico o induzione magnetica (chiamata anchecampo magnetico B\,).
Tesla ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate[5]. I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo "l'uomo che inventò il Ventesimo secolo"[6] e "il santo patrono della moderna elettricità"[7].
A causa della sua personalità eccentrica e delle sue apparentemente incredibili e talvolta bizzarre affermazioni, negli ultimi anni della sua vita Tesla fu ostracizzato e considerato una sorta di "scienziato pazzo"[8] attribuendogli nel tempo curiose anticipazioni di sviluppi scientifici successivi. Molti dei suoi risultati sono stati usati, con alcune polemiche, per appoggiare diverse pseudoscienze, teorie sugli UFO e occultismo New Age. Ciò è dovuto al fatto che Tesla lasciò «poca documentazione sui risultati ottenuti, e anche questa spesso sotto forma di appunti, non di lavori organizzati e comprensibili a tutti. Pertanto è relativamente facile attribuirgli le idee più strampalate, o la paternità di invenzioni mirabolanti e soppresse dalla "scienza ufficiale"».
Il dottore Nikola Tesla era un inventore che ottenne circa 300 brevetti[1] in tutto il mondo per la sue invenzioni. Alcuni dei suoi brevetti non sono menzionati, e varie fonti hanno scoperto alcuni che sono rimasti nascosti negli archivi. Si contano un minimo di 272 brevetti assegnati a Tesla in 25 paesi. Molti erano negli Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada ma molti altri brevetti furono approvati in vari paesi sparsi per il globo. Molte invenzioni sviluppate da Tesla non furono messe sotto la protezione di brevetti (Cheney, 62). I brevetti possono essere consultati online da Espacenet. 


Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Tesla lampo di genio di Massimo Teodorani 


Teorie sui campi

Lettera di Einstein a Tesla
All'età di 81 anni, Tesla affermava di aver ultimato una teoria dinamica sulla gravità, commentando che essa "analizzava tutti i dettagli" e che sperava di presentarla al più presto al mondo[42]. All'epoca di questo annuncio, le istituzioni scientifiche lo considerarono oltre i limiti della ragione; i più credevano che Tesla non avesse mai nemmeno sviluppato la teoria del campo unificato.
Il grosso di questa teoria venne sviluppato tra il 1892 e il 1894, durante il periodo in cui egli conduceva esperimenti elettromagnetici ad alta frequenza e alto potenziale e stava brevettando numerosi apparecchi per l'utilizzo di queste grandi fonti di energia. La teoria fu completata, secondo lo scienziato, entro la fine degli anni trenta: essa spiegava l'attrazione gravitazionale terrestre utilizzando principi di elettrodinamica che consistevano di onde trasversali (in piccola parte) e onde longitudinali (per la maggior parte). Ricordando il principio di Mach, nel 1925 Tesla affermava che:
« Non c'è nulla che sia dotato di vita - dall'uomo, che ha reso schiavi gli elementi, alla più agile creatura - in tutto questo pianeta che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un'azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico viene alterato ed il moto universale ne risente degli effetti. »
Tesla, riguardo alla teoria della relatività di Albert Einstein, osservava che:
« ...la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre 200 anni fa dal mio illustre connazionale [sic!] Ruđer Bošković, il grande filosofo, che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura su una vasta varietà di argomenti. Bošković si occupò di relatività, includendo il cosiddetto "continuum spaziotemporale"...[43] »
Tesla fu dunque critico rispetto al lavoro di Einstein sulla relatività:
« ...[ha] un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re..., i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici...[44] »
Lo scienziato affermò addirittura che:
« Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietà. Sarebbe come affermare allo stesso modo che Dio ha delle proprietà. Egli non ne ha, ma solo degli attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire secondo nulla. Io[45] mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere.[46] »


Armi ad energia diretta

Più tardi nella sua vita, Tesla fece alcune affermazioni di rilievo circa un'arma chiamata "teleforce".[47] La stampa la soprannominò "raggio della pace" o "raggio della morte".[48][49] In totale, i componenti e il funzionamento comprendevano:[50][51]
Un meccanismo per generare una tremenda forza elettrica. Questo, secondo Tesla, fu anche portato a termine.
Un dispositivo per intensificare ed amplificare la forza sviluppata dal primo meccanismo.
Un nuovo metodo per produrre una disastrosa forza elettrica propellente, effettivo proiettore, arma dell'invenzione.
Tesla lavorò al progetto di un'arma ad energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte. Nel 1937, egli compose un trattato intitolato "The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media" che riguardava fasci di particelle cariche,[52] che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una "super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo". Questo documento, che si trova attualmente nell'archivio del Nikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un'estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; il marchingegno includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare dei fasci non dispersivi di particelle attraverso la repulsione elettrostatica.[53]
Dalle memorie dello scienziato si evince che quest'arma era basata su uno stretto raggio di pacchetti atomici di mercurio o tungsteno, accelerati da un'alta differenza di potenziale (in modo analogo al suo "trasmettitore d'amplificazione"). Tesla diede la seguente spiegazione circa le operazioni del particle gun:
«  [l'ugello] avrebbe inviato fasci molto concentrati di particelle nell'aria libera, di un'energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi.[54] Tale arma può essere utilizzata contro la fanteria di terra o come contraerea. »
("'Death Ray' for Planes". New York Times, 22 settembre, 1940)
Dopo aver cercato di attirare l'interesse del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti verso la sua invenzione,[55] lo scienziato propose l'apparecchiatura alle nazioni europee;[56] ma nessuno dei governi interpellati si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell'arma. Tesla aveva fallito.[57]


Sessualità


Tesla non fu mai sposato. Era celibe e asessuale e sostenne che la sua castità era molto utile alle sue doti scientifiche[63][64]. Eccetto per le cene formali, egli mangiava sempre da solo, e mai, in alcuna circostanza, avrebbe cenato di sua spontanea volontà con una donna. Al Waldorf-Astoria e al famoso ristorante Delmonico's selezionava sempre particolari tavoli in disparte, che erano riservati a lui. Anche se veniva sempre descritto come una persona attraente quando interagiva con gli altri, Tesla spesso fingeva nel suo comportamento.
Come tanti in questo momento storico, Tesla, scapolo a vita, divenne un acceso sostenitore di una versione, autoimposta con la riproduzione selettiva, dell'eugenetica. In un'intervista del 1937, egli affermò:
« [...] il nuovo senso di compassione dell'uomo iniziò ad interferire con lo spietato meccanismo della natura. L'unico metodo compatibile con le nostre nozioni di civilizzazione e di razza è quello di impedire la proliferazione degli esseri non adatti per mezzo della sterilizzazione e della guida consapevole dell'istinto riproduttivo [...]. Fra gli eugenisti, è opinione comune che bisognerebbe rendere più difficile il matrimonio. È innegabile che, a chiunque appaia come un genitore poco raccomandabile, dovrebbe essere proibita la generazione di figli. Nel giro di un secolo, il caso di una persona normale che si unisca con una eugeneticamente non adatta, sarà improbabile quanto il caso che la veda sposata ad un criminale incallito[65].  »
Nel 1926, Tesla, commentando durante un'intervista le malattie causate dalla subordinazione sociale delle donne e la lotta di queste per raggiungere l'uguaglianza dei sessi, indicò che il futuro dell'umanità sarebbe stato governato dalle "Api Regine". Credeva, infatti, che le donne sarebbero diventate il sesso dominante del futuro.[66]


Disinteresse per il denaro


 



Lo scienziato mise da parte il suo primo milione di dollari all'età di 40 anni, ma donò quasi tutti i suoi diritti d'autore sulle invenzioni future. Era particolarmente inetto nel gestire le sue finanze, completamente incurante della ricchezza materiale. Egli strappò addirittura un contratto con Westinghouse, che lo avrebbe reso il primo miliardario in dollari del mondo, in parte a causa delle implicazioni che questo avrebbe avuto sulla sua visione futura dell'energia libera, e in parte perché avrebbe escluso Westinghouse dagli affari, e Tesla non aveva alcuna intenzione di avere a che fare con i creditori.


Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Tesla lampo di genio di Massimo Teodorani 




L'istruzione

Tesla era un poliglotta. Accanto al serbo e al croato, conosceva perfettamente altre sette lingue: il ceco, l'inglese, il francese, il tedesco, l'ungherese, l'italiano e il latino.[senza fonte]
Lauree e diplomi universitari [modifica]
Tesla studiò matematica, fisica e ingegneria alla Scuola Politecnica di Graz, in Austria, l'odierna Technische Universität Graz. Due fonti sostengono che egli ricevette la laurea magistrale dall'Università di Graz.[69][70] L'Ateneo nega di avergli conferito tale titolo e informa che egli non proseguì mai gli studi oltre il primo semestre del suo terzo anno, durante il quale Tesla smise di seguire le lezioni[71]. Altri affermano che l'inventore venne espulso senza aver conseguito la laurea per il mancato pagamento delle tasse universitarie del primo semestre del primo anno da matricola.[72][73] Secondo un suo compagno di stanza nel college, egli non ottenne alcun titolo universitario.[74] Tesla fu persuaso più tardi dal padre ad iscriversi al Dipartimento Charles-Ferdinand dell'Università di Praga, che egli frequentò per la sessione estiva del 1880. Dopo la morte del padre, si trasferì a Budapest nel gennaio del 1881, dove trovò un impiego come progettista e disegnatore al Central Telegraph Office.[75]
Doctor Honoris Causa
Per il suo lavoro Tesla ricevette numerose lauree honoris causa da molti Atenei, tra i quali: Columbia University, Technische Universität Graz, Università di Zagabria, Istituto Politecnico di Bucarest, Università di Belgrado, Università di Brno, Università di Grenoble, Università di Parigi, Università di Poitiers, Università Carolina di Praga, Università di Sofia, Technische Universität Wien, e Yale University. [76]

La rivendicazione contro Marconi


Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti[4] attribuì a Tesla la precedenza di alcuni brevetti rispetto a Marconi, tra cui la radio, ma comunque dopo il brevetto di Oliver Lodge che lo precedette[77]. La sentenza della Corte Suprema statunitense comunque non è universalmente riconosciuta dai sostenitori di Marconi. Molto tempo prima (1911) l'High Court britannica nella persona di Mr. Justice Parker deliberò su un analogo procedimento [78] la validità dei brevetti di Marconi. La sentenza della Corte Suprema statunitense è rimasta una sentenza discussa anche perché in quel periodo l'esercito statunitense era in causa con la società Marconi per l'utilizzo di brevetti sulla radio senza il pagamento dei brevetti, la sentenza ha permesso al governo di non pagarli. In realtà ciò non è vero del tutto visto che il governo Usa pagò la somma di 42.000 dollari alla società di Marconi per un brevetto di Oliver Lodge che la suddetta società aveva comprato da quest'ultimo[79].
In realtà nessuno prima di Tesla aveva effettuato esperimenti di trasmissioni radio come le intendiamo oggi, cioè con un circuito risonante[80].
Tesla iniziò a tenere le prime conferenze pubbliche sulla trasmissione di energia tramite onde radio nel 1891[81] e nel 1893 pubblicò il primo progetto per trasmettere segnali ed anche energia elettrica tramite onde radio.[82] I progetti di Tesla si concentravano sulla trasmissione di onde elettromagnetiche continue (CW).[83] per ottenere trasmissioni di segnali ed anche di energia, quelli di Marconi posteriormente, sulla trasmissione di segnali morse tramite onde smorzate (DW) e quindi producevano segnali con interferenze e difficili da sintonizzare. Sono progetti differenti [84] che si suppone non possono essere opera di semplice copia.[85]
Nel 1893, al S. Louis, Missouri, Tesla diede una pubblica dimostrazione della comunicazione radio senza fili. L'apparato che Tesla usò conteneva tutti gli elementi che erano incorporati nei sistemi radio prima della sviluppo della “valvola termoionica”.[86]

I diritti del brevetto negli anni secondo il Governo Statunitense

A quasi 70 anni dalla sua scomparsa (il 7 gennaio 1943) vogliamo rendere omaggio al genio di Nikola Tesla. Nonostante la grandissima importanza dei suoi studi, non hai mai avuto il giusto riconoscimento, se non tardivo e comunque mai esteso. Il suo nome è ignoto ai più, così come le sue origini serbe. Per questo motivo oggi presentiamo due opere indispensabili per conoscere e apprezzare la vita e le straordinarie scoperte di Nikola Tesla.

Tutto sulla vita di Nikola Tesla, sulla sua formazione, le sue invenzioni e inclinazioni, la sua intelligente sensibilità…

La storia della scienza non sempre ha reso il giusto tributo a coloro che ne sono stati i veri protagonisti, al contrario spesso ha dato spazio a impostori, opportunisti senza scrupoli, o a veri e propri ladri di idee. Nikola Tesla è stato uno dei più originali inventori che il mondo abbia mai conosciuto, è a lui che dobbiamo l’energia elettrica – in particolare le correnti alternate – di cui usufruiamo ogni giorno, ma anche tantissime altre invenzioni come le lampade a fluorescenza (neon), la radio, la TV, il radar, la turbina, i robot, le macchine elettroterapeutiche, invenzioni che troppo spesso sono state attribuite ai protagonisti dei libri scolastici: Edison per l’energia elettrica, Marconi per la radio…

In molti conoscono o hanno sentito parlare alla lontana della sua vita professionale poliedrica ma contrastata, e la sua memoria giace un po’ sfocata, astrusa come quella di ogni genio incompreso e non riconosciuto.

Questo libro intende sottrarre la sua vita e le sue invenzioni da questo tipo d’oblio rassicurante per restituirle con fedeltà ai fatti del suo operato, rendendo onore alla sua indagine, alla sua intelligenza e originalità, che lo portarono a incontrare ostacoli di ogni genere.

Il libro è strutturato in due parti, la prima riguardante lo studio del personaggio e l’altra prettamente storico-scientifica.


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L'anniversario della nascita di Nikola Tesla

Un singolo raggio proveniente da una stella molto distante, caduto in tempi remoti sull’occhio di un tiranno, può aver cambiato il corso della vita, può aver mutato la storia delle nazioni, può aver trasformato la superficie del globo terrestre… Ecco quanto intricati, quanto incomprensibilmente complicati sono i processi in Natura.” Nikola Tesla

L'anniversario della nascita di Nikola Tesla

Il 10 Luglio 1856 a Smiljan nasceva Nikola Tesla, scienziato, fisico, inventore, o più semplicemente colui che è stato da molti definito “l’uomo che ha inventato il ventesimo secolo”.



Tesla, spesso omesso dai libri di testo, o poco conosciuto dai più, sta emergendo a poco a poco dall’ombra grazie all’opera di diversi appassionati ammiratori (sì, anche gli scienziati hanno ammiratori!) che in tutto il mondo si adoperano per organizzare conferenze, pubblicare libri e documentari e gestire siti internet tramite i quali il genio di Tesla viene celebrato come merita. Anche il Gruppo Macro sta partecipando alla grande mobilitazione globale per ridare a questo geniale inventore il lustro che merita, attraverso lapubblicazione di uno dei migliori film mai girati sulla vita di Tesla e prodotto da Orson Wells in persona: “Il segreto di Nikola Tesla” di Kristo Papic, assieme al libro ”Tesla Lampo di Genio” di Massimo Teodorani, astrofisico, che indaga anch’esso sulle invenzioni, e sull’incredibile vita di Nikola Tesla.



Tesla, infatti, non era uno scienziato e un inventore come tanti altri, ma la sua vita fuori dal comune ed i suoi eccentrici esperimenti furono strettamente legati. Genio e follia. Questo fu chiaro fin da subito, dato che al momento della nascita era in corso un fortissimo temporale con tuoni e lampi, e l’ostetrica disse “Sarà il figlio dei temporali”, ma sua madre precisò “No, sarà il figlio della luce!”. E mai ci fu una predizione più azzeccata.



Tesla è infatti padre della moderna corrente alternata, dei neon, della radio, della TV, deiradar, dei raggi X, e molte altre invenzioni ed esperimenti che forse non furono mai portati a termine se non nella fervida fantasia dell’inventore. Fu però costretto a lottare per tutta la vita vuoi contro chi voleva sminuire le sue invenzioni, come Edison che non volle mai dare credito alla corrente alternata, vuoi con chi cercò impropriamente di rubargliele, comeMarconi con la radio. Tesla morì solo, abbandonato dai suoi finanziatori e accusato di essere diventato troppo folle per fare lo scienziato. Molti dei suoi appunti si dice siano misteriosamente spariti dalla sua stanza prima che il nipote Sava Kosanovic’ si recasse a visitare la salma. Altri furono sottratti alla famiglia per ricerche top secret dell’esercito statunitense e poi andarono misteriosamente persi anch’essi.



Ma il suo genio, era tutto frutto di studi e ricerche? Sappiamo che fin da quando era piccolo, Tesla era solito vedere come dei lampi di luce, e da questi lampi scaturivano delle immagini, tanto che faticava a distinguere tra fantasia e realtà. Con il tempo, come dice lui stesso nella sua biografia, queste immagini divennero vere e proprie visioni, in cui lui poteva montare e smontare le sue invenzioni e vederle in funzione prima ancora di averle costruite.



Ma non sono solo queste incredibili caratteristiche a rendere Nikola Tesla un uomo troppo avanti per i suoi tempi. Come disse in uno dei suoi più famosi interventi, Tesla credeva in un futuro di pace, un mondo libero con un’energia disponibile per tutti e su larga scala.



“Se estraiamo energia dal petrolio, vivremo legati ad un capitale che verrà rapidamente esaurito. Questo è un metodo barbaro e iniquamente dispendioso, che deve essere fermato nell’interesse delle generazioni future. […] La conclusione inevitabile è che l’energia idraulica sia, fino ad ora, la migliore delle risorse a disposizione. L’umanità dovrebbe investire i propri sforzi e le proprie speranze su questa fonte. Attraverso il suo completo sviluppo, e attraverso un perfetto sistema di trasmissione senza fili dell’energia a qualsiasi distanza, il genere umano potrà risolvere tutti i problemi dell’esistenza fisica e materiale. La distanza, che è il principale nemico del progresso umano, sarà completamente annientata nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. L’umanità sarà unita, la guerra diverrà impossibile e la pace regnerà sovrana.”



Ovviamente questo mondo non era concepibile dai suoi contemporanei, e anche adesso ci sembra lontano anni luce. Eppure Nikola Tesla ci credeva, e molti come lui ancora ci credono e sanno che è possibile. La verità, prima o poi viene sempre a galla, le forze universali, quell’energia infinita e gratuita che aveva scoperto e stava studiando negli ultimi anni della sua vita, per cui è stato ridicolizzato e abbandonato da tutti, c’è, è reale, anima il cosmo e l’universo e continua a trasmettersi libera ovunque, che la sentiamo oppure no. Che noi ci crediamo, oppure no.



“Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta dei raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione. Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’ energia senza limiti, che può essere incanalata.”


10 Luglio 1856 – 1° Luglio 2010:

154 anni dalla Nascita di Nikola Tesla, “L’uomo che inventò il XX secolo”

(e speriamo anche parte del XXI)

Se anche tu come noi vuoi rendere omaggio a Tesla, leggi, guarda, informati, ed informa chi ti è vicino sull’incredibile vita e le sensazionali scoperte, e perché no, le previsioni di un futuro pieno di pace, serenità ed energia pulita, di questo grande scienziato, fisico ed inventore che è stato troppo a lungo nell’ombra.

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È conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell'elettromagnetismo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.
Esistono, però, diverse zone d'ombra, riguardo ai brevetti di Tesla. La scoperta del campo magnetico rotante, per esempio, fu descritta in una nota presentata alla Reale Accademia delle Scienze il 18 marzo 1888, dallo scienziato italiano Galileo Ferraris. Presto da parte di Tesla nacquero contestazioni sulla priorità di tale scoperta, che finì nelle aule giudiziarie, dove si stabilì che la paternità dell'invenzione spettava allo scienziato italiano.
Infatti risultò che Tesla aveva depositato 5 brevetti sulla costruzione dei motori asincroni due mesi dopo Ferraris.
Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare.[2] Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893[3], e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta "guerra delle correnti" insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici americani. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni.
Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti[4] gli attribuì la paternità (sul suolo statunitense) di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via onde radio.

Firma di Tesla
La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l'unità del Sistema Internazionale di misura della densità di flusso magnetico o induzione magnetica (chiamata anchecampo magnetico B\,).
Tesla ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate[5]. I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo "l'uomo che inventò il Ventesimo secolo"[6] e "il santo patrono della moderna elettricità"[7].
A causa della sua personalità eccentrica e delle sue apparentemente incredibili e talvolta bizzarre affermazioni, negli ultimi anni della sua vita Tesla fu ostracizzato e considerato una sorta di "scienziato pazzo"[8] attribuendogli nel tempo curiose anticipazioni di sviluppi scientifici successivi. Molti dei suoi risultati sono stati usati, con alcune polemiche, per appoggiare diverse pseudoscienze, teorie sugli UFO e occultismo New Age. Ciò è dovuto al fatto che Tesla lasciò «poca documentazione sui risultati ottenuti, e anche questa spesso sotto forma di appunti, non di lavori organizzati e comprensibili a tutti. Pertanto è relativamente facile attribuirgli le idee più strampalate, o la paternità di invenzioni mirabolanti e soppresse dalla "scienza ufficiale"».
Il dottore Nikola Tesla era un inventore che ottenne circa 300 brevetti[1] in tutto il mondo per la sue invenzioni. Alcuni dei suoi brevetti non sono menzionati, e varie fonti hanno scoperto alcuni che sono rimasti nascosti negli archivi. Si contano un minimo di 272 brevetti assegnati a Tesla in 25 paesi. Molti erano negli Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada ma molti altri brevetti furono approvati in vari paesi sparsi per il globo. Molte invenzioni sviluppate da Tesla non furono messe sotto la protezione di brevetti (Cheney, 62). I brevetti possono essere consultati online da Espacenet. 


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Teorie sui campi

Lettera di Einstein a Tesla
All'età di 81 anni, Tesla affermava di aver ultimato una teoria dinamica sulla gravità, commentando che essa "analizzava tutti i dettagli" e che sperava di presentarla al più presto al mondo[42]. All'epoca di questo annuncio, le istituzioni scientifiche lo considerarono oltre i limiti della ragione; i più credevano che Tesla non avesse mai nemmeno sviluppato la teoria del campo unificato.
Il grosso di questa teoria venne sviluppato tra il 1892 e il 1894, durante il periodo in cui egli conduceva esperimenti elettromagnetici ad alta frequenza e alto potenziale e stava brevettando numerosi apparecchi per l'utilizzo di queste grandi fonti di energia. La teoria fu completata, secondo lo scienziato, entro la fine degli anni trenta: essa spiegava l'attrazione gravitazionale terrestre utilizzando principi di elettrodinamica che consistevano di onde trasversali (in piccola parte) e onde longitudinali (per la maggior parte). Ricordando il principio di Mach, nel 1925 Tesla affermava che:
« Non c'è nulla che sia dotato di vita - dall'uomo, che ha reso schiavi gli elementi, alla più agile creatura - in tutto questo pianeta che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un'azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico viene alterato ed il moto universale ne risente degli effetti. »
Tesla, riguardo alla teoria della relatività di Albert Einstein, osservava che:
« ...la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre 200 anni fa dal mio illustre connazionale [sic!] Ruđer Bošković, il grande filosofo, che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura su una vasta varietà di argomenti. Bošković si occupò di relatività, includendo il cosiddetto "continuum spaziotemporale"...[43] »
Tesla fu dunque critico rispetto al lavoro di Einstein sulla relatività:
« ...[ha] un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re..., i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici...[44] »
Lo scienziato affermò addirittura che:
« Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietà. Sarebbe come affermare allo stesso modo che Dio ha delle proprietà. Egli non ne ha, ma solo degli attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire secondo nulla. Io[45] mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere.[46] »


Armi ad energia diretta

Più tardi nella sua vita, Tesla fece alcune affermazioni di rilievo circa un'arma chiamata "teleforce".[47] La stampa la soprannominò "raggio della pace" o "raggio della morte".[48][49] In totale, i componenti e il funzionamento comprendevano:[50][51]
Un meccanismo per generare una tremenda forza elettrica. Questo, secondo Tesla, fu anche portato a termine.
Un dispositivo per intensificare ed amplificare la forza sviluppata dal primo meccanismo.
Un nuovo metodo per produrre una disastrosa forza elettrica propellente, effettivo proiettore, arma dell'invenzione.
Tesla lavorò al progetto di un'arma ad energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte. Nel 1937, egli compose un trattato intitolato "The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media" che riguardava fasci di particelle cariche,[52] che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una "super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo". Questo documento, che si trova attualmente nell'archivio del Nikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un'estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; il marchingegno includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare dei fasci non dispersivi di particelle attraverso la repulsione elettrostatica.[53]
Dalle memorie dello scienziato si evince che quest'arma era basata su uno stretto raggio di pacchetti atomici di mercurio o tungsteno, accelerati da un'alta differenza di potenziale (in modo analogo al suo "trasmettitore d'amplificazione"). Tesla diede la seguente spiegazione circa le operazioni del particle gun:
«  [l'ugello] avrebbe inviato fasci molto concentrati di particelle nell'aria libera, di un'energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi.[54] Tale arma può essere utilizzata contro la fanteria di terra o come contraerea. »
("'Death Ray' for Planes". New York Times, 22 settembre, 1940)
Dopo aver cercato di attirare l'interesse del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti verso la sua invenzione,[55] lo scienziato propose l'apparecchiatura alle nazioni europee;[56] ma nessuno dei governi interpellati si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell'arma. Tesla aveva fallito.[57]


Sessualità


Tesla non fu mai sposato. Era celibe e asessuale e sostenne che la sua castità era molto utile alle sue doti scientifiche[63][64]. Eccetto per le cene formali, egli mangiava sempre da solo, e mai, in alcuna circostanza, avrebbe cenato di sua spontanea volontà con una donna. Al Waldorf-Astoria e al famoso ristorante Delmonico's selezionava sempre particolari tavoli in disparte, che erano riservati a lui. Anche se veniva sempre descritto come una persona attraente quando interagiva con gli altri, Tesla spesso fingeva nel suo comportamento.
Come tanti in questo momento storico, Tesla, scapolo a vita, divenne un acceso sostenitore di una versione, autoimposta con la riproduzione selettiva, dell'eugenetica. In un'intervista del 1937, egli affermò:
« [...] il nuovo senso di compassione dell'uomo iniziò ad interferire con lo spietato meccanismo della natura. L'unico metodo compatibile con le nostre nozioni di civilizzazione e di razza è quello di impedire la proliferazione degli esseri non adatti per mezzo della sterilizzazione e della guida consapevole dell'istinto riproduttivo [...]. Fra gli eugenisti, è opinione comune che bisognerebbe rendere più difficile il matrimonio. È innegabile che, a chiunque appaia come un genitore poco raccomandabile, dovrebbe essere proibita la generazione di figli. Nel giro di un secolo, il caso di una persona normale che si unisca con una eugeneticamente non adatta, sarà improbabile quanto il caso che la veda sposata ad un criminale incallito[65].  »
Nel 1926, Tesla, commentando durante un'intervista le malattie causate dalla subordinazione sociale delle donne e la lotta di queste per raggiungere l'uguaglianza dei sessi, indicò che il futuro dell'umanità sarebbe stato governato dalle "Api Regine". Credeva, infatti, che le donne sarebbero diventate il sesso dominante del futuro.[66]


Disinteresse per il denaro


 



Lo scienziato mise da parte il suo primo milione di dollari all'età di 40 anni, ma donò quasi tutti i suoi diritti d'autore sulle invenzioni future. Era particolarmente inetto nel gestire le sue finanze, completamente incurante della ricchezza materiale. Egli strappò addirittura un contratto con Westinghouse, che lo avrebbe reso il primo miliardario in dollari del mondo, in parte a causa delle implicazioni che questo avrebbe avuto sulla sua visione futura dell'energia libera, e in parte perché avrebbe escluso Westinghouse dagli affari, e Tesla non aveva alcuna intenzione di avere a che fare con i creditori.


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L'istruzione

Tesla era un poliglotta. Accanto al serbo e al croato, conosceva perfettamente altre sette lingue: il ceco, l'inglese, il francese, il tedesco, l'ungherese, l'italiano e il latino.[senza fonte]
Lauree e diplomi universitari [modifica]
Tesla studiò matematica, fisica e ingegneria alla Scuola Politecnica di Graz, in Austria, l'odierna Technische Universität Graz. Due fonti sostengono che egli ricevette la laurea magistrale dall'Università di Graz.[69][70] L'Ateneo nega di avergli conferito tale titolo e informa che egli non proseguì mai gli studi oltre il primo semestre del suo terzo anno, durante il quale Tesla smise di seguire le lezioni[71]. Altri affermano che l'inventore venne espulso senza aver conseguito la laurea per il mancato pagamento delle tasse universitarie del primo semestre del primo anno da matricola.[72][73] Secondo un suo compagno di stanza nel college, egli non ottenne alcun titolo universitario.[74] Tesla fu persuaso più tardi dal padre ad iscriversi al Dipartimento Charles-Ferdinand dell'Università di Praga, che egli frequentò per la sessione estiva del 1880. Dopo la morte del padre, si trasferì a Budapest nel gennaio del 1881, dove trovò un impiego come progettista e disegnatore al Central Telegraph Office.[75]
Doctor Honoris Causa
Per il suo lavoro Tesla ricevette numerose lauree honoris causa da molti Atenei, tra i quali: Columbia University, Technische Universität Graz, Università di Zagabria, Istituto Politecnico di Bucarest, Università di Belgrado, Università di Brno, Università di Grenoble, Università di Parigi, Università di Poitiers, Università Carolina di Praga, Università di Sofia, Technische Universität Wien, e Yale University. [76]

La rivendicazione contro Marconi


Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti[4] attribuì a Tesla la precedenza di alcuni brevetti rispetto a Marconi, tra cui la radio, ma comunque dopo il brevetto di Oliver Lodge che lo precedette[77]. La sentenza della Corte Suprema statunitense comunque non è universalmente riconosciuta dai sostenitori di Marconi. Molto tempo prima (1911) l'High Court britannica nella persona di Mr. Justice Parker deliberò su un analogo procedimento [78] la validità dei brevetti di Marconi. La sentenza della Corte Suprema statunitense è rimasta una sentenza discussa anche perché in quel periodo l'esercito statunitense era in causa con la società Marconi per l'utilizzo di brevetti sulla radio senza il pagamento dei brevetti, la sentenza ha permesso al governo di non pagarli. In realtà ciò non è vero del tutto visto che il governo Usa pagò la somma di 42.000 dollari alla società di Marconi per un brevetto di Oliver Lodge che la suddetta società aveva comprato da quest'ultimo[79].
In realtà nessuno prima di Tesla aveva effettuato esperimenti di trasmissioni radio come le intendiamo oggi, cioè con un circuito risonante[80].
Tesla iniziò a tenere le prime conferenze pubbliche sulla trasmissione di energia tramite onde radio nel 1891[81] e nel 1893 pubblicò il primo progetto per trasmettere segnali ed anche energia elettrica tramite onde radio.[82] I progetti di Tesla si concentravano sulla trasmissione di onde elettromagnetiche continue (CW).[83] per ottenere trasmissioni di segnali ed anche di energia, quelli di Marconi posteriormente, sulla trasmissione di segnali morse tramite onde smorzate (DW) e quindi producevano segnali con interferenze e difficili da sintonizzare. Sono progetti differenti [84] che si suppone non possono essere opera di semplice copia.[85]
Nel 1893, al S. Louis, Missouri, Tesla diede una pubblica dimostrazione della comunicazione radio senza fili. L'apparato che Tesla usò conteneva tutti gli elementi che erano incorporati nei sistemi radio prima della sviluppo della “valvola termoionica”.[86]

I diritti del brevetto negli anni secondo il Governo Statunitense

A quasi 70 anni dalla sua scomparsa (il 7 gennaio 1943) vogliamo rendere omaggio al genio di Nikola Tesla. Nonostante la grandissima importanza dei suoi studi, non hai mai avuto il giusto riconoscimento, se non tardivo e comunque mai esteso. Il suo nome è ignoto ai più, così come le sue origini serbe. Per questo motivo oggi presentiamo due opere indispensabili per conoscere e apprezzare la vita e le straordinarie scoperte di Nikola Tesla.

Tutto sulla vita di Nikola Tesla, sulla sua formazione, le sue invenzioni e inclinazioni, la sua intelligente sensibilità…

La storia della scienza non sempre ha reso il giusto tributo a coloro che ne sono stati i veri protagonisti, al contrario spesso ha dato spazio a impostori, opportunisti senza scrupoli, o a veri e propri ladri di idee. Nikola Tesla è stato uno dei più originali inventori che il mondo abbia mai conosciuto, è a lui che dobbiamo l’energia elettrica – in particolare le correnti alternate – di cui usufruiamo ogni giorno, ma anche tantissime altre invenzioni come le lampade a fluorescenza (neon), la radio, la TV, il radar, la turbina, i robot, le macchine elettroterapeutiche, invenzioni che troppo spesso sono state attribuite ai protagonisti dei libri scolastici: Edison per l’energia elettrica, Marconi per la radio…

In molti conoscono o hanno sentito parlare alla lontana della sua vita professionale poliedrica ma contrastata, e la sua memoria giace un po’ sfocata, astrusa come quella di ogni genio incompreso e non riconosciuto.

Questo libro intende sottrarre la sua vita e le sue invenzioni da questo tipo d’oblio rassicurante per restituirle con fedeltà ai fatti del suo operato, rendendo onore alla sua indagine, alla sua intelligenza e originalità, che lo portarono a incontrare ostacoli di ogni genere.

Il libro è strutturato in due parti, la prima riguardante lo studio del personaggio e l’altra prettamente storico-scientifica.


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