martedì 3 gennaio 2012

Errare humanum est

Errare humanum est


La locuzione latina errare humanum est, perseverare autem diabolicum, tradotta letteralmente, significa "commettere errori è umano, ma perseverare [nell'errore] è diabolico". La frase è entrata nel linguaggio comune, come aforisma con il quale si cerca d’attenuare una colpa, un errore, purché sporadico e non ripetuto. Sostanzialmente essa si rifà (anche se non letteralmente) ad un'espressione di sant'Agostino, anche se esistono diversi antecedenti in latino precristiano.

Quello che più si avvicina risale a Cicerone (Filippiche XII. 5): Cuiusvis hominis est errare: nullius nisi insipientis, in errore perseverare ("è cosa comune l’errare; è solo dell’ignorante perseverare nell'errore"). Più sfumato Livio (Storie, VIII, 35): Venia dignus est humanus error ("ogni errore umano merita perdono").

L'attribuzione che da più parti viene fatta[1] di una frase simile a Seneca il vecchio (55 a.C. ca. - 40 d.C.) sembra basata su un'errata lezione del testo ("Humanum est errare" invece di "per humanos errores")[2].

La prima fonte cristiana che contenga una frase analoga è San Gerolamo ("errasse humanum est", Epist. 57.12)[3]. In seguito, sant'Agostino d'Ippona nei suoi Sermones (164, 14) afferma: Humanum fuit errare, diabolicum est per animositatem in errore manere[4]("cadere nell'errore è stato proprio dell'uomo, ma è diabolico insistere nell'errore per superbia").
Prima fonte assoluta, dopo varie ricerche, pare sia da attribuire ad Adamo  
  
Nella foto Adamo subito dopo aver pronunciato la frase ancora con le scarpe da Bowling.

per giustificarsi con Eva quando colta la mela la uso' come palla da bowling.
Il significato è chiaro: l'errare è parte della natura umana. Questo, però, non può essere un'attenuante per reiterare uno sbaglio, quanto piuttosto un mezzo per imparare dall'esperienza.

A parte il risultato finale sull'etimologia della parola cosa vi e' di errato in questa frase?
'Errare humanum est'        ' l'errare è parte della natura umana'

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Il concetto stesso.
Errare non e' umano.
Il cervello esegue perfettamente le istruzioni ricevute e fa le scelte esatte in base hai dati forniti.
Come una calcolatrice  da il risultato esatto in base ai dati forniti.
In una calcolatrice o nella tastiera di un computer se inavvertitamente rimane premuto un tasto o rimane in memoria ( nel caso degli esseri umani le informazioni immagazzinate nell'inconscio) un dato, il risultato sara' diverso da quello atteso.
La stessa cosa avviene per il nostro cervello maggiore e' la precisione e la conoscenza che abbiamo di una determinata situazione e maggiore sara' l'accuratezza del risultato.
Quindi frase inutile meglio dire ' La ricchezza culturale e' una  risorsa economica e sociale' o meglio




Il Più Grande venditore del mondo

Il Più Grande venditore del mondo


L’insuccesso non riuscira’ mai ad abbattermi se posseggo davvero una forte determinazione.
Og Mandino, Il Più Grande venditore del mondo
*
Dipingerò questo giorno con il sorriso; incornicerò la notte con il mio canto. Non mi affaticherò mai per essere felice; piuttosto mi manterrò troppo occupato per essere triste. Gioirò oggi della felicità di oggi.
Og Mandino, Il Più Grande venditore del mondo
*
Ecco come si valuta, in Oriente, la capacità dei giovani tori a combattere nell’arena. Si conduce il torello nell’arena e lo si incita a caricare il picador, che lo pungola con una lancia. Il coraggio del giovane animale viene valutato con cura in base alla sua maggiore o minore disponibilità ad attaccare sfidando le punture della lama. D’ora innanzi riconoscerò che anch’io ogni giorno vengo messo alla prova dalla vita in questo modo. Se persisto, se continuo a provare, se continuo ad attaccare, avrò successo.
Persisterò fino al successo. Io non sono nato per la sconfitta, nè il fallimento scorre nelle mie vene. Non sono una pecora che aspetta di essere pungolata dal pastore. Io sono un leone, e mi rifiuto di parlare, camminare, dormire con le pecore. Non starò ad ascoltare quelli che piangono e si compiangono, poiché la loro è una malattia contagiosa. Lasciamoli insieme alle pecore. Il mattatoio dell’insuccesso non è il mio destino.
Persisterò fino al successo.I premi della vita si trovano al termine di ogni viaggio, non agli inizi; e non mi è dato sapere quanti passi sono necessari per raggiungere la meta. Potrò ancora incontrare il fallimento al millesimo passo, tuttavia il successo può nascondersi dietro la prossima curva della strada. Non potrò mai sapere quanto è vicino, se non avrò svoltato l’angolo. Sempre avanzerò di un passo.
E se questo non recherà vantaggio, ne farò un altro; e un altro ancora. In verità un passo alla volta non è difficile. Persisterò fino al successo. D’ora innanzi considererò lo sforzo di ogni giorno come il colpo della mia lama contro una quercia possente. Il primo colpo non può causare neppure un tremito al legno, e così il secondo e il terzo. Ogni colpo di per se stesso può essere insignificante e sembrare privo di conseguenze. Ma anche sotto una serie di fendenti infantili, la quercia alla fine crollerà. Così deve accadere grazie ai miei sforzi di oggi.
Sarò simile alla goccia di pioggia che spazza via la montagna; alla formica che divora una tigre; alla stella che illumina la terra; allo schiavo che erige una piramide. Costruirò il mio castello mattone dopo mattone, poiché so che con i piccoli sforzi ripetuti si porta a compimento qualsiasi impresa.
Persisterò fino al successo.Non prenderò mai in considerazione la sconfitta e abolirò dal mio vocabolario parole e frasi come abbandonare, non posso, incapace, impossibile, fuori discussione, ineseguibile, improbabile, senza speranza, insuccesso, ritirata; perché queste sono le parole degli sciocchi. Eviterò la disperazione, ma se questa malattia della mente mi dovesse infettare, continuerò a lavorare nonostante la disperazione. Lavorerò sodo e sopporterò. Ignorerò gli ostacoli ai miei piedi e terrò gli occhi fissi alla meta sul mio capo, poiché so che dove finisce l’arido deserto cresce l’erba verde. Persisterò fino al successo.
Ricorderò le antiche leggi della statistica e le piegherò a mio vantaggio. Insisterò, ben sapendo che ogni fallimento aumenterà le mie possibilità di successo al prossimo tentativo. Ogni no che sento mi porterà più vicino al suono del si. Ogni cipiglio che incontro mi prepara al sorriso venturo. Ogni sfortuna di oggi reca in sé il seme della buona sorte di domani. Devo avere la notte per apprezzare il giorno. Devo fallire spesso per avere successo una volta soltanto.
Persisterò fino al successo. Proverò, proverò e proverò ancora. Considererò ogni ostacolo come una semplice deviazione dalla meta e come una sfida alla mia capacità. Persisterò e svilupperò la mia abilità come i marinai sviluppano la propria, imparando ad uscire illesi dalla furia di ogni uragano.
Persisterò fino al successo. D’ora innanzi imparerò ad applicare un altro segreto proprio di coloro che eccellono nel mio genere di lavoro. Al termine di ogni giorno, senza stare a considerare se è stato un successo o un fallimento, mi sforzerò di realizzare ancora una vendita. Quando i miei pensieri attireranno il mio corpo stanco verso casa, resisterò alla tentazione di farvi ritorno.
Proverò di nuovo. Farò un ulteriore tentativo di chiudere con una vittoria, e se questo fallisce ne farò un altro. Non permetterò mai che una giornata finisca con un insuccesso. Così pianterò il seme del successo di domani e otterrò un insormontabile vantaggio su coloro che terminano il lavoro ad un’ora stabilita. Quando gli altri si ritirano dalla lotta, allora comincerò la mia, e il mio raccolto sarà grande.
Persisterò fino al successo. Non permetterò che il successo di ieri mi culli nel compiacimento di oggi, poiché proprio questo è la base del fallimento. Dimenticherò gli eventi del giorno passato, buoni o cattivi che fossero, e saluterò il nuovo giorno con la certezza che questo sarà il giorno più bello della mia vita. Sino a che avrò respiro persisterò. Poiché io ora conosco uno dei più grandi principi del successo: se persisterò abbastanza a lungo vincerò. Persisterò. Vincerò.
Og Mandino, Il Più Grande venditore del mondo
*
Agirò adesso. Non eviterò i compiti di oggi rimandandoli a domani, perché domani non arriverà mai. Intendo agire adesso, anche se le mie azioni possono non portare felicità e successo, perché agire e fallire è pur del non agire e del vano agitarsi. In verità, il frutto colto della mia azione può non essere la felicità, tuttavia senza azione ogni frutto morirà sulla pianta.
Og Mandino, Il Più Grande venditore del mondo

Il Più grande Venditore del MondoDa non perdere

Il Più Grande Venditore del Mondo - parte 2Da non perdere

I Dieci Rotoli del SuccessoDa non perdere




Og Mandino


Og Mandino viene riconosciuto da molto tempo come uno dei più grandi scrittori motivazionali del mondo.
Ha aperto la strada ad autori come Anthony Robbins e Zig Ziglar.
I libri di Og Mandino hanno venduto più di trentasei milioni di copie e sono stati tradotti in ventidue lingue.
Grazie ai suoi consigli di saggezza, ispirazione e amore, molte persone hanno saputo ritrovare i veri valori della vita e l'ottimismo necessario per avere maggiore fiducia in se stessi.

Gli Ordini del Successo Nella vita e nella professione

Gli Ordini del Successo
Nella vita e nella professione



Lasciare significa: lasciare che per un po’ le cose seguano il loro corso, che si muovano liberamente senza il nostro intervento, finché la direzione del loro movimento non si mostri spontaneamente.
Se rinunciamo a tentare di guidare le cose e quelle, muovendosi, si allontanano da noi, lasciamole andare. Molliamo la presa. Se le lasciamo andare per la loro strada, ci rendiamo liberi per qualcos’altro.
Se ci stacchiamo da qualcosa che alla lunga rappresenta un peso piuttosto che un aiuto ad andare avanti, poi saremo pronti ad aprirci all’essenziale, a ciò che conta. Sebbene a volte, dall’esterno, questa possa sembrare una perdita, con il tempo finirà per rivelarsi un guadagno per noi e per altri.
Un progetto o un prodotto si comporta con noi proprio come se fosse una persona, come se avesse un’anima e gli fossero stati assegnati un destino e un tempo. Come se il progetto o il prodotto fossero qualcosa di vivo che ha un inizio, matura e poi lentamente viene meno. Una volta fatto il suo tempo, crea nuovo spazio per qualcos’altro, il futuro.
Un’altra riflessione da fare é questa: quel dato progetto o prodotto aggiunge qualcosa a ciò che esiste da prima o, alla lunga, gli sottrae qualcosa? E’ al servizio di ciò che esisteva già tanto da essere fonte di gioia e di crescita, senza sottrargli nulla? O ciò che esisteva prima è al servizio del nuovo progetto o prodotto e, per fargli posto, pian piano viene meno e sconta grazie al nuovo qualcosa di decisivo? O lasciando campo libero a quello che appare allettante, ciò che esisteva prima si conquista l’accesso a una dimensione che gli corrisponde di più e lo fa crescere senza essergli di peso?
E c’é ancora una domanda che dobbiamo porci. Come reagisce il nostro ambiente al nuovo su cui puntiamo? Sarà salutato con favore? Sarà adatto al nostro ambiente e lo farà progredire?
Come accade anche nella vita, anche in questo caso ciò che conta è essere in armonia con un movimento che è al servizio di molti, li riunisce e li guida in una interazione in cui vincono tutti.
Qual è allora la vera domanda? La domanda é: il nostro progetto e il nostro prodotto sono al servizio della vita di molti con amore?”



Dettagli

Le costellazioni familiari, all'inizio, erano incentrate per lo più sul tema delle relazioni personali. E hanno portato alla luce gli ordini fondamentali dell'amore che determinano la loro riuscita o il loro fallimento.

Quando poi Hellinger ha cominciato a intuire quali fossero le leggi del successo e dell'insuccesso nel lavoro e nella professione, e poi nelle imprese e nelle organizzazioni, è emerso che seguivano gli stessi ordini.

Ecco, dunque, i temi che l'autore approfondisce in questo libro. Con esso esploriamo l'atteggiamento interiore che permette la riuscita delle nostre relazioni e della nostra vita,accompagnandoci in quei movimenti che a posteriori realizzano quello che le circostanze avevano impedito nei nostri primi anni di vita, condizionando profondamente il successo non solo nelle relazioni, ma anche nel lavoro e nella professione.

Applicando il metodo delle costellazioni familiari alla sfera della professione e dell'impresa è emerso chiaramente che ciò era possibile solo nella forma che il metodo ha assunto attualmente dopo che, per una serie di intuizioni, Hellinger è riuscito ad aprire un varco in ambiti prima inaccessibili, spingendosi ben oltre i limiti della coscienza e i limiti che a sua volta questa impone al successo.


Bert Hellinger



Bert Hellinger, noto psicoterapeuta sistemico, già da molti anni famoso in Germania per il suo lavoro con le costellazioni familiari, sta ora raggiungendo un pubblico sempre più vasto ed internazionale.
Nato nel 1925, Hellinger ha studiato filosofia, teologia e pedagogia. Ha lavorato per 16 anni in un ordine missionario cattolico dagli Zulù, in Sudafrica.

In seguito è divenuto psicanalista e, nel corso delle sue esperienze con le dinamiche di gruppo, Primal, Gestalt, Analisi Transazionale, Terapia Familiare, Ipnosi Ericksoniana, Programmazione Neurolinguistica, ecc., ha elaborato la propria Terapia Sistemica della Famiglia, con la quale Bert Hellinger è divenuto famoso, grazie anche alla sua genialità nell'individuare i problemi e nell'accedere alle soluzioni.

La Psicoterapia Sistemica serve a scoprire le dinamiche nascoste che legano una persona alla propria famiglia, offrendole l'occasione di conoscere meglio la propria realtà e quella degli altri membri familiari e indicandole un modo più appropriato e soddisfacente di rapportarsi a loro. Queste dinamiche si possono esplorare con la rappresentazione delle costellazioni familiari di Bert Hellinger.
Esse sembrano provare che ogni famiglia, ogni stirpe, ha qualcosa come un proprio campo cosciente, con il quale si può entrare in contatto per avere importanti informazioni su ciò che disturba o favorisce l'equilibrio nelle relazioni intime.

lunedì 2 gennaio 2012

Intossicazione alimentare

Da internet articolo non firmato.


Intossicazione alimentare :



L’intossicazione alimentare capita mangiando cibo contaminato da tossine. La maggior parte dei casi riguarda comuni batteri come lo stafilococco o l’Escherichia coli.

CAUSE: Le intossicazioni alimentari possono far ammalare una persona o possono far iniziare un’epidemia in un gruppo di persone che hanno mangiato gli stessi alimenti contaminati. Tende a verificarsi durante i pic-nic, nelle mense scolastiche e nelle grandi funzioni sociali. In questi casi, può capitare che il cibo venga lasciato fuori dal frigorifero troppo a lungo o le tecniche di preparazione del cibo possano non essere igieniche. Infatti l’ntossicazione alimentare si verifica spesso dopo aver mangiato carne poco cotta, prodotti lattiero-caseari, alimenti che contengono maionese che sono stati conservati male. Le cause più comuni sono:
•Bacillus cereus;
•Botulismo;
•Campylobacter;
•Colera;
•Escherichia coli;
•Avvelenamento da pesci;
•Listeria;
•Avvelenamento da funghi;
•Staph aureus;
•Salmonella;
•Shigella;
•Yersinia.

Il botulismo è una grave forma di intossicazione alimentare che può essere fatale. Essa può derivare da cibi inscatolati. I neonati e gli anziani hanno il maggior rischio di contrarre un’intossicazione alimentare, ma anche gli adulti se:
•Hanno una grave condizione medica, come il diabete o qualche malattia renale;
•Hanno un sistema immunitario indebolito;
•Hanno compiuto viaggi nei Paesi del Terzo Mondo in cui vi è maggiore esposizione ad organismi che causano l’intossicazione alimentare.

Le donne in gravidanza e durante l’allattamento devono prestare particolare attenzione.

SINTOMI: I sintomi più comuni dell’intossicazione alimentare in genere compaiono entro 2-6 ore dopo aver mangiato. Questo tempo può essere più lungo (anche alcuni giorni) a seconda della causa. Possibili sintomi includono:
•Crampi addominali;
•Diarrea, anche con sangue;
•Febbre e brividi;
•Mal di testa;
•Nausea e vomito;
•Debolezza (accompagnata da grave arresto respiratorio, come nel caso del botulismo).

DIAGNOSI: Il medico esamina i segni dell’intossicazione alimentare, come ad esempio problemi di stomaco e disidratazione, e farà domande su cosa si è mangiato di recente. Gli esami per accertare la causa possono essere effettuati su:
•Sangue;
•Residui alimentari;
•Feci;
•Vomito.

Anche se si tratta di intossicazione alimentare, tuttavia questi test possono non essere in grado di dimostrarlo. In rari e più gravi casi il medico può ordinare una o più delle seguenti procedure:
•Un sottile tubo viene inserito nell’ano per cercare la fonte del sanguinamento o dell’ infezione (sigmoidoscopia);
•Un test per misurare gli impulsi elettrici ai muscoli (elettromiografia) per verificare il botulismo;
•Test del liquido dalla colonna vertebrale (puntura lombare) se si hanno segni di un disturbo del sistema nervoso.

TERAPIA: L’obiettivo è quello di far sentire meglio il paziente ed evitare la disidratazione. Di solito si guarisce dai più comuni tipi di intossicazione alimentare entro un paio di giorni. La terapia prevede che si evitino cibi solidi fino a quando la diarrea non è passata, e i prodotti lattiero-caseari, che possono peggiorarla. Bere qualsiasi liquido (ad eccezione del latte o bevande con caffeina) per sostituire i fluidi persi da diarrea e vomito e dare elettroliti ai bambini. Se si ha diarrea e non si è in grado di bere liquidi, si può avere bisogno di assistenza medica e di fluidi per via endovenosa. Ciò è particolarmente indicato per i bambini. Se si prendono diuretici, è necessario gestire con attenzione la diarrea sotto consulto medico.

Per le più comuni cause di intossicazione alimentare, il medico non prescrive antibiotici. Essi possono far durare la diarrea più a lungo. In caso di intossicazione da funghi o da frutti di mare, ci sarà bisogno di un intervento medico immediato. Il pronto soccorso provvederà a svuotare lo stomaco e rimuovere le tossine.

PROGNOSI: La maggior parte delle persone guariscono completamente dai più comuni tipi di intossicazione alimentare entro 12-48 ore. Gravi complicazioni possono sorgere, tuttavia, a causa di alcuni tipi particolari di intossicazione. La disidratazione è la più comune complicanza. Ciò può essere causata da qualsiasi tipo di intossicazione alimentare. Complicazioni meno comuni ma molto più gravi includono:
•Artrite (Yersinia e Salmonella);
•Disturbi emorragici (E. coli e altri);
•Morte (da funghi, alcuni pesci o botulismo);
•Problemi renali (Shigella, E. coli);
•Alterazioni del sistema nervoso (Botulismo, Campylobacter);
•Pericardite (Salmonella);
•Difficoltà respiratorie, compresa la necessità di sostegno con una macchina per la respirazione (botulismo).

Contattare un medico se:
•La diarrea dura più di 2-3 giorni;
•C’è sangue nelle feci;
•Si usano diuretici e si hanno diarrea, nausea o vomito;
•Si ha diarrea e non si riesce a bere liquidi a causa di nausea o vomito;
•Si ha febbre oltrei 38,5 gradi.

Recarsi urgentemente al pronto soccorso se:
•Il sanguinamento è eccessivo o le feci sono marroni o nere;
•Si è a corto di fiato o si hanno problemi di respirazione;
•Si ha qualsiasi sintomo riguardante il sistema nervoso come debolezza, visione doppia, difficoltà di parola, o paralisi;
•Ci sono segni di disidratazione (sete, vertigini, stordimento, debolezza);
•Si ha difficoltà a deglutire;
•È possibile che l’avvelenamento sia stato causato da funghi, pesce o botulismo;
•Si hanno problemi di cuore.

PREVENZIONE: Per evitare intossicazioni alimentari, adottare le seguenti misure durante la preparazione degli alimenti:
•Lavarsi accuratamente le mani e pulire piatti e utensili;
•Utilizzare un termometro per la cottura. Cuocere le carni bovine ad almeno 71 gradi, pollame ad almeno 82 ed il pesce ad almeno 60;
•Non utilizzare lo stesso piatto per carne e pesce, a meno che il contenitore non sia stato completamente lavato;
•Refrigerare tempestivamente qualsiasi cibo non sarà mangiato a breve. Tenere il frigorifero fissato a circa 4 gradi e il congelatore non sopra i -17. Non mangiare carne, pollame o pesce che sia stato in frigorifero per più di 2 giorni;
•Non mangiare cibi vecchi, prodotti alimentari confezionati con un sigillo rotto, o lattine che sono ammaccate o bucate;
•Non utilizzare alimenti che hanno un odore insolito o un gusto guasto.

Altre misure da adottare:
•Lavarsi le mani spesso se si hanno bambini piccoli e smaltire i pannolini attentamente in modo che i batteri non possano diffondersi in altre superfici o persone;
•Se si effettuano delle conserve alimentari in casa, assicurarsi di seguire le tecniche di inscatolamento corrette per prevenire il botulismo;
•Non dare miele a bambini di età inferiore a 1 anno;
•Non mangiare funghi selvatici;
•Quando si viaggia in posti in cui la contaminazione è più probabile, mangiare solo cibo cotto e bere acqua solo se è stata bollita. Non mangiare verdura cruda o frutta senza buccia;
•Non mangiare frutti di mare esposti a maree rosse;
•Se si è in gravidanza o si ha un sistema immunitario indebolito, non mangiare formaggi a pasta molle, soprattutto importati da paesi del terzo mondo.

Se altre persone possono avere mangiato il cibo che vi ha fatto male, fateglielo subito sapere. Se si pensa che il cibo sia stato contaminato in un negozio o in un ristorante, denunciare l’accaduto.